MOLFETTA - Nulla da fare anche questa volta per i vigili del fuoco di Molfetta, giunti troppo tardi sul posto: quando sono arrivati era andato già tutto distrutto.
A fare le spese del solito incendio, questa volta combinato, sono stati una Panda e un negozio. Incerta la dinamica se prima sia stata sfondata la saracinesca del supermarket e poi bruciata l’auto o viceversa.
Alle due della scorsa notte all’incrocio fra via Leonardo Azzarita e via Papa Montini è esploso un furioso incendio che ha distrutto il supermercato e la stessa vettura, naturalmente rubata, usata come ariete. Per la cronaca, il 14 giugno una bomba fu fatta esplodere davanti ad una saracinesca di un’impresa edile. Anche questa una ragazzata?
Insomma, è evidente che ci si trova di fronte al fenomeno del racket. Le estorsioni sono diventate una regola a Molfetta, ma nessuno vuole ammetterlo, nemmeno l’associazione antiracket. Quali altri segnali occorrono per dichiarare la presenza di questo problema, Del resto la realtà è sotto gli occhi di tutti. E sarebbe ora che si provvedesse adeguatamente a far fronte a questo fenomeno criminoso che allarma i cittadini e gli operatori economici.
Ormai Molfetta, contrariamente a quanto afferma l’amministrazione comunale, non si può definire una città tranquilla. E “Quindici” solitario continua a lanciare l’allarme sicurezza a Molfetta. Nessuno ne parla, come mai, non si vuole ammettere una realtà evidente? Perché? Cosa si vuole nascondere?