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Al Bano infiamma i cuori del pubblico all'anfiteatro di Ponente di Molfetta
03 giugno 2011

MOLFETTA - Un grande evento con un protagonista d'eccellenza figlio della nostra terra, orgoglioso ambasciatore della Puglia nel mondo. Al Bano Carrisi ha infiammato i cuori del pubblico dell'anfiteatro di Ponente a Molfetta, accorso numerosissimo per ascoltare le sue canzoni, ma soprattutto per tributargli il meritato omaggio alla carriera (vedi le foto di Davide Pischettola).

Una vita per la musica è stato il premio che il sindaco del Comune di Molfetta, Antonio Azzollini e il presidente della Fondazione culturale-musicale "Vincenzo Maria Valente", Pietro Centrone, hanno voluto assegnargli a nome della città che, come lo stesso Al Bano ha detto, gli è molto cara. Il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, ha offerto una targa al cantante.
Ed è stato un altro ospite d'eccezione, il giornalista Giuseppe Giacovazzo, già caporedattore Rai e direttore della "Gazzetta del Mezzogiorno", a leggere la motivazione del riconoscimento al cantante di Cellino S. Marco.
A coronare la grande festa per Al Bano non sono mancati ospiti prestigiosi giovani e meno giovani, come la cantante Emma Marrone, reduce dal successo ottenuto a Sanremo che ha fatto ascoltare al suo pubblico "Calore" e "Io sono per te l'amore" e, a soppressa, Maria Scicolone, sorella della grande Sofia Loren, che ha inciso un disco di melodie napoletane con lo stesso cantante pugliese, che si è esibita in "Passione" e con il suo amico pugliese in "Cumme".
Ma il tocco magico della serata, presentata con grande simpatia da Lorena Bianchetti, è stata la partecipazione di Monserrat Caballè, icona della musica lirica mondiale, che ha cantato con la figlia Martì alcune arie famose, coinvolgendo anche Al Bano, suo amico da sempre ed eccezionale interprete anche del melodramma, con l'accompagnamento della straordinaria Orchestra Filarmonica Mediterranea diretta dal Maestro Paolo Lepore, che tra gli altri brani non ha dimenticato di rendere omaggio al grande Nino Rota, nel centenario della nascita, con "Fellini 8 e mezzo".
E così, per il piacere del pubblico, sono state eseguite e cantate "Habanera" di Bizet, un'aria della Boheme, "Intermezzo" della Cavalleria rusticana, l'Ave Maria di Bach, fino al "Va pensiero" del Nabucco verdiano.
Una serata magica, interamente ripresa da Telenorba e alla quale hanno fatto da splendida cornice i fiori offerti dal Gruppo Ciccolella, che è stata anche l'occasione per fare della beneficenza donando buona parte dell'incasso alle onlus Agebeo e Famiglia Dovuta.
 
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Autore: Q
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