Aisthesis: l'arte come terapia preventiva
Ll'arte come strumento di terapia preventiva: questo l'obiettivo dell'Aisthesis, l'Associazione artistico-culturale nata nel 1998 dall'idea della prof.ssa Carmela Candido di riqualificare l'arte come strumento di indagine e di espressione dell'interiorità. Nell'era della comunicazione interattiva, l'Aisthesis si propone come un progetto del tutto nuovo: una bottega d'arte che lavora sul riacquisto della capacità manuale e delle potenzialità creative, oggi in disuso. Riappropriarsi dell'abilità di esprimere un'idea attraverso il segno, il colore, la forma, la materia e mettere questa capacità al servizio dei moderni mezzi di comunicazione, primo fra tutti il computer.
Creatività pratica e tecnologica insieme all'insegna di un nuovo modo di concepire l'arte, abbinando il disegno manuale al computer e facendo interagire le due tecniche. Servirsi dell'arte, dunque, per assorbire la realtà, filtrarla e restituirla in un risultato del tutto moderno. Nasce così l'idea di un corso di formazione che propone un uso più consapevole del computer a partire dall'esercizio della propria manualità creativa. Il corso, tenuto dalla professoressa e dal tecnico Corrado Rotondella presso la sede dell'associazione in Via Domenico Picca 50, è a numero aperto e prevede, 40 ore di lezioni individuali lungo un percorso di tre fasi: acquisizione delle competenze basilari nell'uso del computer, sviluppo della personale creatività manuale, uso degli strumenti tecnici del computer sulla base dell'esercizio di questa abilità.
L'Aisthesis, dunque, mette l'arte al servizio delle persone, recuperando la sua funzione originaria e facendo di essa un vero e proprio progetto sociale: una forma di terapia preventiva che guarda all'equilibrio dell'individuo perché, affermava Kandinsy, “tutto dipende dalla necessità interiore, l'unica che possa legittimarla”.
Giovanna Bellifemine