Recupero Password
A Molfetta si parla ancora di Gaza: Majed Abusalama ospite di Pax Christi
24 novembre 2009

MOLFETTA - Ancora iniziative da parte di Pax Christi, anche a Molfetta, per non dimenticare Gaza.

Il 4 dicembre alle ore 20:00 presso la cappella dell'Oratorio San Filippo Neri interverrà Majed Abusalama, giornalista, rappresentante ufficiale dei giovani di Gaza e operatore di pace. Il titolo del dibattito è il seguente: "Tabula Gaza. Testimonianze dei giorni di assedio".

Nel corso dell' incontro sarà promosso il testo di don Nandino Capovilla, coordinatore di Pax Christi Italia, recente ospite della nostra città.
Il titolo dell' opera è "Un parroco all'Inferno" e, come afferma nella prefazione Luisa Morgantini, già vicepresidente del Parlamento europeo, tutti dovremmo dire "Grazie a don Nandino perchè non desiste, perchè continua a credere nella giustizia e nella solidarietà che è la tenerezza dei popoli". Tutti, infatti, dovremmo aiutare la riconciliazione tra Palestinesi e Israeliani.
 "La ricchezza della Palestina è il valore delle sue differenze" (Luisa Morgantini)
 

Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""

ORIANA FALLACI: Signora Meir, mi fa piacere che abbia affrontato per prima quest'argomento: Perchè è proprio quello da cui intendevo incominciare. Signora Meir, ma quando avverrà la pace nel Medio Oriente? Riusciremo a vederla, tale pace, nel giro della nostra vita? - Lei si, penso. Forse...Io no di certo. Io credo che la guerra nel Medio Oriente durerà ancora molti, molti anni. E le dico perchè. Per l'indifferenza con cui capi arabi mandano a morire la propria gente, per il poco conto in cui tengono la vita umana, per l'incapacità dei popoli arabi a ribellarsi e dire basta. Ricorda quando Krusciov denunciò i delitti di Stalin, durante il Ventesimo congresso comunista? Si alzò una voce dal fondo della sala e disse: "Compagno Krusciov, e tu dov'eri?" Krusciov scrutò in cerca di un volto, non lo trovò, e chiese:"Chi ha parlato? Nessuno rispose. "Chi ha parlato?" chiese di nuovo Krusciov. E di nuovo nessuno rispose. Allora Krusciov esclamò: "Compagno, io ero dove sei tu ora". Bè, il popolo arabo è proprio dov'era Krusciov, dov'era colui che lo rimproverava senza avere il coraggio di mostrare il volto. Alla pace con gli arabi si potrebbe arrivare solo attraverso una loro evoluzione che includesse la democrazia. Vedo solo regimi dittatoriali. E un dittatore non deve rendere conto al suo popolo di una pace che non fa. Non deve rendere conto neppure dei morti........... I capi non si preoccupano neanche di sapere dove sono sepolti, se sono sepolti.... . Era il 14 novembre 1972.

Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet