A due mesi dalla tragedia del Truck Center di Molfetta, controlli a tappeto dei Carabinieri per la sicurezza sul lavoro in Puglia
114 denunce, 280 infrazioni contestate, accertati illeciti per 33mila ed evasioni per 52mila euro
MOLFETTA - Sono passati poco più di due mesi dal tragico 3 marzo in cui persero la vita 5 lavoratori nell'azienda Truck Center di Molfetta (nella foto) e finalmente sono arrivati anche in Puglia maggiori controlli sulla sicurezza sul lavoro. I Comandi Provinciali di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto, sotto la direzione del Comando Regione Carabinieri “Puglia” hanno attuato negli ultimi dieci giorni una mirata attività di indagine ed ispettiva nell'ambito del “Programma Sicurezza 2008” nei confronti di numerose aziende operanti in diversi settori, in particolare in quello edile. L'operazione ha avuto come obiettivo il contrasto del fenomeno del lavoro sommerso, dello sfruttamento dei minori e degli stranieri assunti irregolarmente nonché la verifica del rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza, igiene ambientale, tutela della salute e prevenzione degli infortuni.
Sono state più di 150 le aziende ispezionate di cui 120 risultate irregolari.
In particolare sono state:
- 114 le denunce a piede libero per reati vari inerenti in particolare la violazione della normativa sulla sicurezza del lavoro e di quella sui rapporti di lavoro;
- 280 le principali infrazioni rilevate di cui 196 inerenti la sicurezza nei cantieri, 78 per lavoratori risultati non in regola, 2 per minori occupati illecitamente, 2 per assunzione di minori e 2 per truffa;
- 166 il numero delle contravvenzioni elevate;
- 52mila euro il valore dei contributi previdenziali non versati recuperati e 33mila euro le somme riscosse per illeciti amministrativi.
Non sono ancora noti i particolari dell'operazione nè se sono state coinvolte anche aziende della nostra città, tuttavia ci auspichiamo che questo possa essere solo il primo passo verso una maggiore rispetto della sicurezza sul lavoro che si attua non solo con maggiori controlli ma anche con una maggiore cultura aziendale di rispetto dei lavoratori.