Antonello Zaza: Pulo, compostaggio e scuole, tre traguardi importanti
Antonello Zaza, assessore provinciale alla socialità uscente, ripropone il proprio impegno nelle prossime elezioni provinciali, candidandosi per Rifondazione Comunista. E’ il tentativo di prolungare la costanza con cui, in questi anni, la Provincia ha intensificato servizi e avviato progetti di sostegno sociale e umano. Come l’integrazione scolastica favorita dagli aiuti ai disabili, che oggi in Puglia sono affiancati da educatori professionali. Il servizio è offerto adesso a circa 320 disabili. Un altro esempio è offerto dalla destinazione del 5% del bilancio della Provincia riservato all’acquisto di servizi, a commesse per cooperative sociali che assumono gente disagiata fra i propri lavoratori. L’unico rimpianto di Antonello Zaza è di non essere riuscito a superare alcuni disagi burocratici. E l’obiettivo principale, in caso di elezione, è proprio quello di avviare un’opera di riorganizzazione dell’ente, abbassando l’età media del personale e velocizzando la macchina burocratica. Come sempre, Antonello punta a fare politica misurandosi con le esigenze della gente, ascoltando i lavoratori, i cittadini. Proprio questa politica vicina alle persone ha permesso di raggiungere traguardi importanti sul fronte del Pulo, dell’Apicella, dell’impianto di compostaggio, delle scuole. Sinistra e Libertà, per Antonello Zaza, è la riproposizione dell’ennesimo partitino, indirizzato a favorire un collage di ceti politici piuttosto che a rinnovare in maniera unitaria la sinistra. E’ un rinnovamento che manca anche nella prospettiva politica del PD, diretta al solo raggiungimento della maggioranza, senza badare ai progetti, senza guardare, oltre che la gente, la proposta politica dell’altra parte della sinistra. Quella parte della sinistra che il PD sta tentando a tutti i costi di annullare, pur di raggiungere l’autosufficienza sintetizzata nella parabola del “voto utile”, ormai fallito. La visione aperta e democratica della sinistra è messa in pericolo, a Molfetta, dalla politica autoritaria della maggioranza. Non vengono riconosciuti i luoghi di dibattito, i tribunali decidono le sorti di Molfetta e il sindaco resta indifferente. C’è una maggioranza totalmente sottomessa al sindaco Antonio Azzollini, il quale punta solo a comandare, trascurando problemi e cittadini. Rifondazione, allora, condivide i manifesti di denuncia affissi dall’opposizione per la città, ma rifiuta di affiancarsi a forze politiche che mantengono posizioni ambigue. Perché, secondo Antonello Zaza, l’opposizione non va costruita mettendo insieme i cocci di ambizioni diverse o inesistenti, ma con forze politiche, sociali e culturali.
Autore: Giacomo Pisani