Vintage, straordinaria pièce di Mimmo Amato
Non finisce mai di stupirci Mimmo Amato con le sue creazioni artistiche. Questa volta con una pièce teatrale, un omaggio a Gigi Proietti e Ettore Petrolini. “Vintage”, una pièce che testimonia tutto l'amore di Mimmo Amato per le tavole del palcoscenico: due ore e mezzo di spettacolo senza sosta, con un ritmo sempre alto, scoppiettante. Uno spettacolo senza trama, privo di regia, che ha toccato diversi generi e contaminazioni teatrali. Si spazia da Dante a Lerici, da d'Annunzio a Petrolini, da Carducci a Proietti. Amato è bravo, è divertente, è travolgente. Entra sulla scena con uno scioglilingua in bolognese per passare subito ad una gag in barese, a I Salamini di Ettore Petrolini in torinese, senza parlare dei Gerundi di Gigi Proietti in abruzzese; usa il siciliano, il romanesco, il molfettese, frammenti di grammelot napoletano, inglese, francese, giapponese con inflessione partenopea. Tira fuori una serie di personaggi, uno nell'altro, come in una scatola cinese: Attore di estrazione popolare, Pietro Ammicca, sul quale ha intavolato una simpaticissima relazione con il pubblico con il tormentone: “naturalmente è arrubbato”, e poi maschere comiche di una umanità stravolta e allucinata come Giggi er bullo, Fortunello, l'esilarante Toto; l'Educatore sessuale, Il vecchietto delle favole pornolaliche. Il tutto in un crescendo di simpatia, di cordialità, di gioia, di condivisione. Amato è istrione poliedrico e trasformista di grande efficacia. Con lui un altro pezzo da novanta è Carlo Monopoli che ha cantato Petrolini e Magni, ha recitato “Il Lonfo” di Fosco Maraini, una divertente poesia metasemantica. Gli intermezzi coreografici sono stati creati dalle bravissime Rosalba Sciancalepore, Anna Capodieci e Giusy Andriani (cantante e attrice) che le hanno eseguite assieme a Flavia Annese, Giuliana Squeo, Maria Cristina de Palma, tutte coreografe e ballerine de “Il laboratorio della danza” diretto da Anna Maria Gioia e Antonella Petrelli. Meritatissimi i lunghi minuti di applausi al termine dello spettacolo. Una serata straordinaria all'insegna del teatro. Un teatro fatto con il cuore, con i sentimenti, con la passione di chi ama il teatro e vorrebbe farlo amare, di chi ama il bello. Ci fermiamo qui perché momenti teatrali come questi vanno vissuti e non descritti.