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Vietata la vendita dei ricci di mare dal 1 maggio al 30 giugno a Molfetta
22 aprile 2008

MOLFETTA - Anche quest'anno, come di consueto, dal 1 maggio al 30 giugno, sarà vietata la pesca, la vendita e la detenzione dei ricci di mare (Paracentrotus lividus) ai sensi del Decreto Ministeriale datato 12 gennaio 1995. Inoltre, in base al Decreto Legge 8 aprile 2008, n. 59, la sanzione prevista per la violazione del divieto, è stata elevata da un minimo di 1000 euro ad un massimo di 6000 euro. Ne dà notizia un comunicato della Capitaneria di Porto di Molfetta (nella foto, ricci sequestrati e rimessi in mare). E' cosa nota, per la Puglia in genere, il successo gastronomico dei ricci di mare e la frequente scarsa efficacia che i divieti e le sanzioni previsti, ancorchè di una certa gravità, hanno sulle abitudini alimentari locali. Ed è proprio una domanda così importante che spinge tanti sub, più o meno autorizzati, a proseguire od addirittura ad iniziare, l'attività di pesca al riccio di mare. I divieti però nascono sempre da un'esigenza precisa che, in fatto di pesca, si riconduce quasi sempre alla capacità, per la fauna marina, di sopportare un prelievo troppo ingente e spesso sconsiderato. Chiunque abbia avuto la possibilità di osservare il mare sotto il livello dell'acqua negli ultimi anni, si sarà accorto che la ricchezza biologica, ed in particolar modo la diffusione dei ricci di mare, porta ben chiari i segni dello sforzo di pesca degli ultimi anni. E' proprio per questo motivo che è così importante permettere ai ricci di riprodursi e di crescere nei prossimi due mesi. Infatti, è fra maggio e giugno, che gli echinodermi si riproducono ed è almeno di due mesi che hanno bisogno per arrivare alla maturità sessuale permettendo così la continuità della specie. In questa chiave di lettura quindi, tanto più si apprezza il sapore dei ricci, tanto più si deve avere una sensibilità particolare per le condotte che possono mettere a rischio la preservazione della specie. La Capitaneria di Porto di Molfetta auspica che tale sensibilità, spontanea od imposta che sia, ispiri i cittadini e gli amanti dei ricci e del mare in genere, distogliendo così di conseguenza, anche i pescatori improvvisati spinti dalla prospettiva di facili guadagni. Ad ogni modo, sono in fase di pianificazione, tutta una serie di controlli tanto in mare che a terra che, giova ripetere infatti, colpiranno anche i semplici consumatori al dettaglio qualora dovessero essere sorpresi in possesso di ricci, magari durante l'acquisto presso un banco vendita ambulante.
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