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Viale dei Crociati abbandonato a se stesso
15 febbraio 2010

Quello che vedete è un particolare caratteristico di un famoso viale della nostra città: il Viale dei Crociati. Questo viale, largo e con aiuola centrale, inizia da un importante incrocio semaforico sulla strada per Bisceglie, all’ingresso nord della città e fi nisce davanti alla Basilica della Madonna dei Martiri; da un lato è delimitato dalle case del quartiere omonimo e dall’altro costeggia il mare all’altezza della “secca dei pali”. Ebbene su questa importante arteria, molto cara ai molfettesi per varie ragioni, si potrebbe scrivere una tesi di laurea per quanto è mal tenuta, trascurata, non valorizzata. All’inizio, all’incrocio semaforico fra la statale 16, viale del cimitero, via Caduti sul lavoro e via Madonna dei Martiri, vi è una specie di deposito-parcheggio- offi cina-rottameria (vedi foto), con tanto di fabbro che lavora sulla strada occupando il marciapiede e tutto il resto. Dall’altro lato del semaforo vi è una catapecchia con alcune grosse lastre di pietra per terra (uno scalpellino o un deposito?). Dietro il fabbro segue appunto l’accampamento della foto e poi man mano un gazebo-bar, rosticcerie ambulanti sistemate sotto tavole e tende variopinte e poi le case popolari del quartiere. Gli alberi (tamerici) che erano su questo ultimo pezzo di strada sono state tutti tagliati, non si capisce perché e sono rimaste soltanto le buche, comodo ricettacolo di rifi uti. Al centro del viale ci sono aiuole malandate e sporche e sul lato mare un malconcio muretto di cemento nasconde un vero e proprio deposito maleodorante di immondizie gettate negli anni e lasciate a marcire lungo questo “lungomare”. Provate per una volta a percorre a piedi questo lato del viale: vi passerà la voglia di ritornare. Per fortuna (o sfortuna?) vi sono, sul mare, una pizzeria, un deposito di barche e motoscafi e un cantiere nautico per la manutenzione navale, oltre ad un grande spiazzo che viene utilizzato da circhi e luna park in vari periodi dell’anno. Tutto ciò accade su una strada che potrebbe essere una piacevole bretella di collegamento, percorribile a piedi dai tanti turisti “religiosi” e non che arrivano alla Basilica e che potrebbero facilmente visitare la città e i suoi monumenti, a cominciare dai cantieri navali, il porto ed il Duomo. Un ultima considerazione, visto anche il continuo ingorgo di traffi co automobilistico che si crea all’incrocio semaforico sopradescritto: non sarebbe utile ed effi cace creare un moderno grande rondò al posto dei semafori, facendo piazza pulita anche di queste ormai assurde, pericolose ed antiestetiche occupazioni tipo campo nomadi?

Autore: Mauro Binetti
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