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Viaggio a bordo della filosofia
15 giugno 2017

Nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 i bambini di alcune classi quarte dell’Istituto Comprensivo “Battisti-Pascoli” di Molfetta hanno affrontato un viaggio a bordo della Filosofia. Tra increspature, risacche e schiume fluttuanti hanno navigato nel mare mosso della vita alla scoperta di se stessi, approdando così su un’isola dove tutto è possibile. Hanno provato a costruire da zero un mondo fattibile in cui poter vivere bene attraverso l’immaginazione di un’utopia senza tuttavia perdere di vista la realtà a partire però dalla loro realtà. Ed è proprio da questa intensa ed innovativa esperienza che nasce l’esigenza di raccontare questo avventuroso percorso attraverso le pagine di un libro. Da qui nasce il saggio “Pensieri in onda. Viaggio filosofico di piccoli naufraghi” scritto da Mariangela Raffaeli e Marisa Valente ed illustrato da Nicoletta de Candia (Collana Pratica filosofica – Levante Editori, Bari 2017, pp. 361). Ancor prima di entrare nel vivo del contenuto, la colorata copertina - ad un primo colpo d’occhio - offre al lettore una significativa chiave di lettura di quello che verrà nelle pagine a seguire. Una barchetta di carta colma di scritti con a bordo due bambini vestiti con grembiulini blu, le azzurre onde del mare ed una serie di punti interrogativi. Tutti ingredienti questi, intorno ai quali si sviluppa il saggio che narra le tappe del viaggio affrontato dai piccoli naufraghi, un percorso alla ricerca di risposte alle loro innumerevoli domande. Con l’aiuto delle loro insegnanti – cui è affidato un arduo quanto dolcissimo compito – i piccoli hanno avuto la possibilità di “allenarsi” ad indagare e osservare il mondo al fine ultimo di arricchirsi, mettendo in moto la loro curiosità. Di fatti come diceva Jean Piaget – grande pedagogista e filosofo svizzero – l’obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini capaci di fare cose nuove e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto. Chiaro è che questa prerogativa passa senza dubbio attraverso la sana abitudine di guardare la realtà con uno sguardo diverso, scoprendo ogni giorno il piacere e la felicità di ricercare la verità. Ed a questo i bambini sono assolutamente inclini data la loro nota curiosità e freschezza, come ha d’altronde sottolineato il prof. Francesco Bellino – ordinario di Filosofia morale dell’Università degli Studi di Bari – nella sua prefazione. Riprendendo il pensiero del noto scrittore, poeta e drammaturgo francese – Milan Kundera – Bellino sostiene che le domande veramente serie sono quelle che possono essere formulate da un bambino. Di fatti solo le domande più ingenue sono veramente serie, domande per le quali il più delle volte non esiste risposta. Condizione quest’ultima che segna i limiti delle possibilità umane, tracciandone i confini. Insomma un lavoro didattico – quello delle due insegnanti/ studiose – che attraverso il filo rosso della filosofia è stato raccontato e descritto passo passo con la passione di chi si immerge totalmente nello spirito della propria professione. Si tratta di un cammino durante il quale i bambini si sono avvicinati ai nuclei tematici delle diverse educazioni: all’affettività, alla cittadinanza attiva, all’ambiente, alla conoscenza del sé e degli altri e alla convivenza civile. Nel movimento pendolare, oscillante tra il rischio di perdersi e la voglia di farcela e ricominciare, i bambini hanno viaggiato travolti dalla curiosità e dalla voglia di sapere attraverso l’ausilio di una condotta filosofica. Quindi l’obiettivo di questo progetto non sta tanto nella mera trasmissione di notizie ma trova la sua piena realizzazione nella nascita e nello sviluppo di quanto vi è di originale in ogni bambino o nel gruppo. Una modalità originale e futuristica che aiuta a favorire la libertà del pensiero e dell’immaginazione dei più piccoli, capovolgendo così la classica routine insegnante-allievo. Lo studente non è più un semplice contenitore da riempire con informazioni e nozioni ma diventa parte attiva della propria formazione, intesa come nuovo approccio alla vita. Nulla è stato lasciato al caso, tanto che la postfazione – curata da Carla Della Penna – ha posto l’attenzione anche sulla tematica più che mai attuale dell’alunno migrante. Un bambino, uno studente che ha bisogno di empatia per potersi adeguare ad un mondo nuovo, preoccupato dalle problematiche derivanti da bruschi e forti cambiamenti. Insomma si tratta di un libro innovativo nel campo della didattica, un testo che tutti gli insegnanti dovrebbero leggere perché non si tratta semplicemente di un «serio contributo scientifico al miglioramento della didattica e della scuola ma incarna molto bene la svolta in atto che sta riportando la filosofia nella vita quotidiana». Il saggio inaugurato presso la Sala Mascagni del Teatro Mercadante a Cerignola, a breve sarà presentato a breve anche a Molfetta.

Autore: Angelica Vecchio
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