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Viabilità a Molfetta, il vice sindaco Bepi Maralfa: ora tolleranza zero
22 agosto 2015

MOLFETTA - Il vice sindaco di Molfetta, Bepi Maralfa (foto), promette tolleranza zero sulla situazione della viabilità a Molfetta: «Se dodicimila multe in un anno, per violazioni al Codice della Strada, non bastano ai cittadini per far mutare giudizio e renderli soddisfatti della situazione della viabilità qui a Molfetta, vuol dire che passeremo ad un indirizzo politico all'insegna della "TOLLERANZA ZERO". Così tutti impariamo le regole del vivere civile – scrive Maralfa -.

La sicurezza è un valore aggiunto per una comunità, le regole si rispettano e le ambulanze devono poter passare dalle stradine strette per soccorrere persone in stato di bisogno. Un intervento sanitario può salvare una vita. E se è vero che una quarantina di agenti di polizia locale sono assolutamente insufficienti per presidiare 58 km quadrati di territorio e "regolare" 60 mila abitanti, vuol dire che con quei pochi Agenti duplicheremo gli sforzi: i Cittadini ne avvertono il bisogno e meritano risposte adeguate».

Il problema è nella difficoltà di regolare quello che è stato tollerato per anni. Non è facile, ci vorrebbe un esercito di vigili urbani che non ci sono. Ancora più difficile è educare la popolazione, anch’essa abituata per anni a credere che tutto era consentito, da parte di alcuni politici che scambiavano consenso con “tolleranza zero”, intesa nell’accezione contraria: ognuno faccia i propri comodi, a cominciare da chi doveva dare l’esempio e parcheggiava sui marciapiedi e sui passi carrabili. L’esempio viene dall’alto, non dimentichiamolo e l’esempio che è stato offerto in passato è quanto di più riprovevole si sia visto dal dopoguerra ad oggi: mai si era arrivati a quel degrado civile, che la propaganda dell’epoca e quella attuale dei lacchè a libro paga, continua a propinare agli ingenui, agli utili idioti e a qualche “sciocco interessato”

La verità fa male, soprattutto ai servi di quei padroni sempre pronti a compensarli con prebende e loro ad accettare questa servitù, come insegnava il grande Indro Montanelli: «La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi» e dei miserabili mercenari, aggiungiamo noi, di quella gente senza spina dorsale, pronta a vendersi per un piatto di lenticchie. 

C’è ancora molta strada da fare e ci vorranno anni per cambiare la tendenza avviata in passato: tutti vogliono fare il proprio comodo, senza regole e senza essere disturbati da chi deve gestire una città, che faticosamente sta cambiando la propria immagine in meglio, dopo essere stata per anni sulle prime pagine di tutti i giornali italiani e in primo piano su tutti i media nazionali: non dimentichiamolo!

Mettere delle regole è impopolare, ma è l’unica strada da percorrere per far ritornare Molfetta ad essere una città non più rappresentata da zozzoni e servi, utili e sciocchi da buttare nella spazzatura alla prima occasione, ma da persone con una propria dignità e la schiena dritta, che non hanno interessi di parte, ma pensano solo al bene comune. Indietro non si può tornare: ci sarebbe solo la barbarie.

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Non contesto l'affermazione del sig. Maralfa: ...'se DODICIMILA! multe, in un anno'.... Vediamo un po': sono circa trenta multe al giorno! Che, se pagate TUTTEe 12.000, alla media di € 35,00/cad., farebbe la bella somma annua di € 420K! Bella somma, più che sufficiente, credo, per finanziare, in parte, anche il Corpo dei VV.UU. e, forse ne avanza. Ma torniamo a noi. Le trenta multe/g circa, comminate? mediamente (è evidentemente un dato estrapolato empiricamente), fanno una media di una multa per ogni 1.000 abitanti - considerando che circa la metà dei residenti circoli e/o trasgredisca le norme del C.d.S., ogni giorno. Apprezzando le intenzioni future dell'Assessore, osservo che, caro Bepi - mi permetto la confidenza - nella situazione disastrosa della nostra realtà, sembrano pochine! Io continuo a pensare che un'azione molto, ma molto più incisiva e CONTINUATIVA (ricordi i primi mesi di Amministrazione e la sosta a giorni alterni per lo spazzamento delle vie, non rispettato: quanto è durata la azione repressiva? Adesso, salvo prova contraria, sembra che non ci sia mai stata), soprattutto con coloro che trasgrediscono perché si sentono immuni dalle regole, saranno un eccellente esempio per TUTTI i Cittadini, sia quelli che ...non ci tengono a "finanziare (con le multe) né il bilancio comunale e né il Corpo dei VV.UU." - per cui fanno il possibile per rigare dritto, sia e soprattutto per loro, quelli che se ne infischiano di tutto, perché male abituati? In bocca al lupo e ...vinca il migliore. P.S.: Non per fare paragoni forse impropri, il sig. de Caro, a Bari sembra stia ottenendo dei risultati tangibili su tutto il fronte del malaffare e della trasgressione. Sta usando SOLO i normali mezzi di persuasione/dissuasione che la legge gli consente. Sarà lo stesso per la nostra Molfetta! Aspettiamo le azioni, dopo l'annuncio.


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