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Venerdì alla libreria “Il Ghigno” di Molfetta Chiara Dotta presenta il suo libro “Un segreto che non guardo ma che sta al centro del cortile"
04 marzo 2015

MOLFETTA - Venerdì 6 marzo ore 19 la libreria il Ghigno di Molfetta (Via Salepico, 47) un mare di storie in collaborazione con Liberaria editrice, aspettando l'8 marzo, giornata internazionale della donnaChiara Dotta presenta “Un segreto che non guardo ma che sta al centro del cortile" con la partecipazione di Giorgia Antonelli editrice. Tappa evento di #ioleggoperchè a Molfetta
“Chiara Dotta anima anche lo sfondo su cui si muovono le figure dei personaggi: deve avere un talento particolare, più diffuso tra i fotografi che tra gli scrittori” (Dario Voltolini)

PER I LETTORI CHE…
• amano le storie in cui ogni famiglia infelice è infelice
a modo suo
• si identificano in un personaggio femminile mosso dal
desiderio amoroso, alla conquista del proprio sogno
e capace di affrontare la vita con molta ironia
• leggono la prosa sofisticata e vitale di Alice Munro e
Flannery O’Connor

Chiara Dotta è autrice di racconti apparsi sulla rivista «Linus» e «Il primo amore», Chiara Dotta ha collaborato con la Scuola Holden di Alessandro Baricco (che ha frequentato) e ha tenuto corsi di tecniche della narrazione per lo IED di Torino, dove vive. Questo è il suo primo romanzo per LiberAria Editrice.

Daria si fa del male da sola. Si autopunisce per un senso di colpa che viene da lontano: dalla violenza infantile, dall’educazione sentimentale, dalla difficoltà di accettare la sua femminilità. Questo scrigno d’amore e ombra è racchiuso dentro la geografia, metaforica, di un cortile in cui è implosa l’infanzia della protagonista. La sua storia è quella di chi crede di poter vivere senza porsi domande e senza prima aver fatto la pace con se stessi, spazzando via il passato e non considerando le proprie aspirazioni. Riuscirà Daria a vincere la paura, il senso di colpa trovando la consapevolezza di sé e la libertà? Più volte Daria sembra non riuscire, in anni fatti di mille fughe incise dentro attimi di luce, nelle pareti strette dell’esistenza. L’esordio letterario di Chiara Dotta non sfugge al dolore ma lo salva, e ci salva, con l’ironia. La sua scrittura succede. Non conta tanto l’avvenimento ma ciò che scatena nella coscienza. L’interesse principale dell’autrice è cogliere, in un piccolo tratto di vita del personaggio, la sua essenza e la sua intera esistenza. È un romanzo di formazione, cioè il percorso dall’infanzia all’adolescenza di una bambina che diventa donna e che fino alla fine tiene il lettore avvinto a un segreto che (forse nessuno) guarda ma che sta al centro della vita. La nostra.

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