Varato il progetto definitivo di mitigazione idraulica a Molfetta. Ieri la riunione del CdA dell'Asi con Paola Natalicchio
La lettera dell'ex sindaco al presidente Martinelli per sollecitare anche un programma di manutenzione del territorio in attesa della realizzazione dell'opera (anch'essa da manutenere)
MOLFETTA – Era la notizia che tanti imprenditori, ma anche cittadini di Molfetta, aspettavano da tempo: il progetto definitivo per la mitigazione del rischio idraulico nella zona industriale. Nubifragi ed inondazioni, in particolare quella drammatica del 16 luglio, hanno accelerato l’iter già avviato dall’amministrazione dell’ex sindaco Paola Natalicchio, che fa parte del consiglio di amministrazione dell’Asi, con l’obiettivo di rigenerare Lama Scorbeto e rinaturalizzare Lama Marcinase per una spesa complessiva di euro 24.207.741,82 (ricordiamo i numerosi articoli di allarme lanciato da “Quindici” sull’argomento, corredati di foto della situazione).
Ieri c’è stato l’ultimo dei tavoli tecnici tra il Comune di Molfetta, la Regione Puglia, l'Autorità di Bacino della Puglia e il consorzio Asi per varare il progetto definitivo, rispettando i tempi che ci si era prefissi: il 31 ottobre (con qualche giorno di ritardo).
All’incontro di ieri hanno partecipato anche la stessa Natalicchio, con il presidente Emanuele Martinelli e l’ing. Paolo Bevilacqua (assenti i consiglieri Alessandro Ambrosi e Natale Mariella).
Saranno realizzati due canali "deviatori", ai quali si aggiunge il "canale Est", a difesa della zona Pip la cui progettazione definitiva spetta al Comune di Molfetta e mentre il "canale ovest", a difesa della zona Asi sarà progettato dal Consorzio Asi. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si è dichiarato disponibile a finanziare il progetto.
Riportiamo il testo della lettera inviata da Paola Natalicchio al presidente dell’Asi Emanuele Martinelli in vista della riunione di ieri sul varo del progetto di mitigazione idraulica:
«Al Presidente
A tutti i mebri del CdA
del Consorzio ASI Bari
Molfetta, 10.11.2016
Presidente,
Colleghi del Cda,
il punto n. 7 all'ordine del giorno della seduta odierna mi sta particolarmente a cuore e, in relazione allo stesso, redigo questa nota di considerazioni che chiedo di allegare al verbale.
Giunge ad approvazione il progetto definitivo sugli “Interventi di mitigazione di salvaguardia idraulica nella zona ASI di Molfetta”, a cura dell'ing. Simone Milella e del RUP, Ing. Giuseppe A. Latrofa. L'approvazione del progetto definitivo sulla mitigazione è un primo importantissimo traguardo, indispensabile ad avviare una fase di consultazioni, valutazioni e approfondimenti di dettaglio che possa rapidamente portare al reperimento dei fondi necessari a finanziare opere cantierabili legate alla difesa del suolo dal grave rischio idrogeologico che riguarda la zona ASI e l'intera area dell'agglomerato industriale di Molfetta.
Veniamo da anni di confronto intenso tra gli enti interessati: ASI, Comune, Autorità di Bacino, Regione. Un confronto sempre volto a trovare la migliore soluzione possibile al fine di fronteggiare adeguatamente un rischio idrogeologico assai significativo che insiste sull'intera area, la cui consistenza è stata drammaticamente testimoniata dagli eventi tragici dell'alluvione dello scorso luglio. A tale confronto ho partecipato dapprima in veste di Sindaco di Molfetta e oggi, facendo tesoro delle competenze acquisite nei miei anni da amministratore, provo a dare il mio contributo come membro di questo Cda.
Pur non essendo un tecnico, ho letto la relazione che accompagna il progetto e mi pare nel complesso assai ben articolata. Valuto positivamente il fatto che la relazione recepisca i suggerimenti arrivati nei mesi di confronto da Comune, AdB e Regione, valutando le possibili alternative di progetto. In particolare, al paragrafo 8. 2, mi pare che si analizzi anche la proposta di un intervento ad impatto ambientale ridotto, basato sulla rinaturalizzazione dell’alveo delle lame, pur escludendola perché le stesse risultano ormai ostruite da costruzioni. La parte dell’analisi, nel complesso, mi sembra ben articolata e d'altronde da Sindaco avevo avuto modo di apprezzare la serietà dei tecnici incaricati, a cui auguro buon lavoro per il proseguo di tutto l'ulteriore approfondimento che sarà necessario a traguardare l'obiettivo. Mi sembra dunque che si possa accettare l'impostazione progettuale, d'altro canto suggerita a suo tempo dall'AdB e non molto dissimile da quella proposta negli ultimi anni dall'amministrazione comunale, rispettosa il più possibile delle compatibilità ambientali e della configurazione naturale del reticolo idrografico. Mi pare che vi siano più interventi in cemento armato rispetto allo studio di fattibilità che venne presentato al Comune nel 2014 e che sono previste diverse opere infrastrutturali stradali e di potenziamento delle sezioni di deflusso. Sono certa che tali scelte progettuali siano volte a evitare la creazione di situazioni di rischio come quella del “lago a monte” verificatosi a luglio 2016.
Preme sottolineare che, a quanto appreso dalle competenze sviluppate in questi anni sul tema, ritengo che in questo tipo di problemi idraulici, e in particolare nella mitigazione, la soluzione tecnica non sia mai perentoria né definitiva e vada vista sempre in prima approssimazione e in progressività successiva. È dunque importante tenere in considerazione che il successo dell'intervento sarà certamente condizionato dalla osservazione e dal rispetto di un vero e proprio programma di manutenzione dell'opera e di ripristino dei percorsi naturali e di pulizia di canali e alvei. Ritengo, quindi, che oltre all'approvazione della progettazione definitiva e alla prosecuzione dell'iter di raccolta pareri, progettazione esecutiva, reperimento fondi e svolgimento del bando di gara, l'impegno che vada assunto come Cda debba essere, da subito, quello di mettere a punto in parallelo e di concerto con il Comune di Molfetta un programma di manutenzione dell'opera, senza cui qualunque intervento rischia di essere destinato a fallire.
Nelle more degli ulteriori sviluppi relativi alla realizzazione dell'opera, visto anche l'intensificarsi delle precipitazioni legato alla stagione invernale e, in generale, alla sempre crescente vulnerabilità meteorologica delle nostre zone, ritengo dunque che vada assolutamente programmata una campagna di manutenzione del territorio e quindi dei tombini, caditoie, canali e presidi già esistenti. Tali interventi devono precedere e accompagnare la costruzione dell'opera progettata.
Ritengo anche che i tecnici e l'amministrazione ASI debbano continuare a mantenere una posizione di ascolto rispetto a eventuali suggerimenti di Regione e AdB, su possibili miglioramenti di tipo ambientale.
Tutto ciò premesso, auspico che la Regione Puglia si adoperi a reperire i fondi necessari a cantierare in tempi brevissimi le opere progettate ed esprimo voto favorevole al provvedimento, ringraziando la Presidenza e la Direzione ASI per l'impegno profuso in questi mesi a favore della tutela delle imprese e degli imprenditori del territorio e della sicurezza generale di una zona della città giornalmente frequentata da migliaia di operatori economici, lavoratori, cittadini e visitatori.
Dr. Paola NATALICCHIO Giornalista Membro del Cda ASI Bari».
SUL PROSSIMO NUMERO DELLA RIVISTA MENSILE “QUINDICI” IN EDICOLA ALLA FINE DELLA PROSSIMA SETTIMANA, UN AMPIO APPROFONDIMENTO SUL TEMA DELLA MITIGAZIONE IDRAULICA A MOLFETTA.
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