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Uomini e cani una convivenza difficile. Anche un parroco in campo contro i randagi Il vero nemico delle bestie spesso è il padrone che le abbandona o non raccoglie i rifiuti per strada
15 luglio 2009

Scontro tra animalisti e cittadini che hanno paura dei cani e non vogliono randagi nel quartiere. Alla fine interviene anche un sacerdote, don Vincenzo Di Palo, parroco del Cuore Immacolato di Maria per arginare il sovrannumero dei cani randagi nel quartiere dove ha sede la parrocchia di S. Filippo Neri. Ma gli animalisti non ci stanno e protestano per la cattura di Maya, un cane inoffensivo, a detta dei membri della Lega del cane, che quindi hanno fatto partire una petizione per raccogliere firme con la richiesta di liberare la bestia. Questo episodio conferma come spesso siano gli animali a pagare per gli errori dell’uomo. Tra i randagi che girano per la città infatti vi sono anche cani, che, abituati da sempre alla vita domestica, un bel giorno sono stati abbandonati per strada e pagano o con la vita o con la reclusione in canile la leggerezza dei loro ex-padroni. Non c’è da sorprendersi poi che molti di questi animali, incattiviti e maltrattati per strada, diventino aggressivi. Tra l’altro le condizioni in cui versa il canile comunale sono tutt’altro che buone: ospita una quantità eccessiva di randagi e, nonostante l’attivo impegno dei volontari, manca delle adeguate cure igieniche a causa dell’insufficienza dei fondi stanziati. Inoltre non solo il canile è carente di pulizia, ma anche la città stessa: questa volta però i fondi non c’entrano. I marciapiedi sono impercorribili, le aiuole sono ridotte a mo’ di latrine semplicemente perché chi si assume la responsabilità di un animale domestico, rifiuta invece quella di raccoglierne gli escrementi, per pigrizia o ribrezzo. In ogni caso per porre fine a questa situazione sembra improponibile rinchiudere tutti i senza padrone in canile, ma va attuata un’opera di responsabilizzazione dei cittadini e soprattutto degli stessi padroni dei cani, affinché si giunga a un reciproco rispetto tra uomini e animali. In fondo non a caso “il cane è il miglior amico dell’uomo”.

Autore: Ornella Messina
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