MOLFETTA – E’ stato un successo il concerto di Giorgia sulla banchina S. Domenico a Molfetta, ma alcuni fans non sono riusciti ad arrivare in tempo, a causa delle strade allagate per la pioggia e si sono trovati di fronte anche ad alcune disfunzioni che hanno denunciato in questa lettera a “Quindici”. In realtà, ad essere un po' sprovveduti e disorganizzati sembrano gli stessi fans. Ecco la loro lettera:
«ODISSEA NELLO SPAZIO?... NO! ODISSEA A MOLFETTA!
Quello che scrivo è l'odissea di quattro giovani di Castellana Grotte che, per loro sfortuna, tre mesi fa hanno deciso di acquistare il biglietto per il concerto di Giorgia, una delle cantanti più brillanti del panorama artistico musicale italiano, che si sarebbe svolto domenica 27 luglio 2014. Estrema delusione ci siamo portati a casa alla fine di quello che vado a raccontare: quattro ragazzi, pieni di aspettative, con un concerto che gli attendeva in una domenica di luglio, start ore 21:30 a Molfetta presso la Banchina di San Domenico.
Decidiamo di muoverci presto da Castellana Grotte con l’auto privata di uno di noi per non incorrere nel traffico del rientro domenicale: ore 18:30 tutti in marcia per Molfetta!
L'odissea inizia presto però! Imboccata la SS 16 da Polignano a Mare, all'altezza di Mola di Bari il traffico e la coda si fanno sempre più fitti. Subito pensiamo ad un incidente e dopo circa venti minuti ci adoperiamo per capire la reale situazione chiamando, con i nostri cellulari, il numero preposto del servizio stradale. La situazione diventa subito chiara: la forte pioggia del pomeriggio aveva causato allagamenti sul tratto di strada che, in altre occasioni, ci avrebbe condotto velocemente a Molfetta.
Ora, prendersela con gli eventi metereologici non è certo da persone adulte, perciò armati di calma, pazienza e adrenalina dovuta al concerto, dopo numerose variazioni stradali sul programma di viaggio riusciamo a raggiungere Molfetta.
La nostra speranza di arrivare puntuali al concerto era, ormai, completamente svanita poiché alle ore 21:30, ora prevista per l'inizio dell’evento canoro, il navigatore segnalava l'arrivo alla "famigerata" Banchina di San Domenico dopo circa ventisette minuti.
Da puntualizzare che un’ora prima all’incirca, avevamo contattato l'ufficio informazioni della Banchina per comunicare il disagio stradale che oltre noi, numerosi fans della cantante avrebbero sicuramente incontrato poiché, come unica data in Puglia, molte persone si sarebbero spostati dal Sud di Bari proseguendo sulla SS 16 verso Molfetta. Il gentile operatore mi ha così risposto che avrebbe senz’altro comunicato allo staff organizzativo il problema e nell’ipotesi più fortuita, avrebbero posticipato, di poco, l’inizio del concerto.
Ma il travagliato viaggio non sarebbe certo terminato all’arrivo a Molfetta. Abbiamo scoperto, nostro malgrado, che l'area adibita per l'evento è tra le zone più centrali della città, che come volevasi dimostrare era COMPLETAMENTE INTASATA da autovetture e cittadini.
Dopo la ricerca “matta e disperatissima” del parcheggio, alle ore 22:30, ad un’ora di ritardo, perchè abbiamo poi scoperto che il concerto NON era assolutamente stato posticipato per gli sciagurati che provenivano dal Sud barese, riusciamo a raggiungere, seguendo la musica trasportata dal vento, l’ipotetica entrata, intasata da migliaia di persone che, dall'esterno, “a sbafo”, si godevano il concerto, poiché l’area non era chiusa.
La mancanza di aree attrezzate per il parking nella zona circostante all’evento, la mancanza di accesso “privilegiato” per chi il biglietto lo possedeva, la mancanza di cartelli informativi per raggiungere la Banchina, hanno portato altri dieci minuti di ritardo che, in una situazione di normalità avrebbero, forse, poco interessato ai malcapitati, ma a più di un’ora dall’inizio del concerto, che sarebbe terminato alle ore 23:45 e che da tanto attendevamo, sono parsi un’eternità.
All’entrata la sorpresa: l'area “attrezzata” per il concerto è la zona del porto che molto probabilmente durante le ore quotidiane, ipotizzo, possa essere sede di mercato rionale oppure adibita a posto auto (quello che avevamo certato in modo “matto e disperatissimo”!).
Grazie all’aiuto di alcuni amici già presenti all’evento che ci hanno visto arrivare sprovveduti e persi, riusciamo a trovare le nostre sedute. Ed ora direte: tutto è bene quel che finisce bene! Ma la fortuna aiuta sì gli impavidi, quello che ci riteniamo essere stati, ma i casi della vita sono tanti e notiamo che l’acquisto del biglietto di 46€ che dovrebbe darti l’esclusività della visione, è valso a poco e niente: l’area della Banchina presenta una serie di balconi e terrazze private dalla quale i proprietari (e amici annessi) hanno potuto godere, liberamente e gratuitamente, di un concerto che chi era lì aveva profumatamente pagato.
A ciò si è aggiunto lo stupore, da parte nostra, dello staff operativo che invece di agevolare la visione della nostra amata cantante, con incuria e perseveranza, si sistemava sulle transenne dinanzi alle sedute che delimitavano l'area del suono e delle luci. Questo ci obbligava, a cadenza di dieci minuti, a turno, ad alzarci per chiedere, gentilmente, un loro spostamento. Ad occhi sgranati sono rimasta alle parole di un membro dello staff a cui chiedendo di parlare con i propri colleghi per spostarsi in modo permanente dalle transenne, mi sono sentita rispondere «Signora se non avesse voluto nessuno davanti avrebbe dovuto pagare il biglietto più alto per un posto più avanti!». La richiesta dello spostamento è stata anche fatta da due malcapitati che come noi erano incorsi nello stesso intoppo della SS 16 e arrivati a pochi minuti di distanza da noi 4 giovani. A loro fortuna, questi due simpatici signori, avevano trovato posto di fianco al nostro gruppo. Nessun problema: date una sedia a chi ha pagato il biglietto. Bene, sicuramente, ma quando ti ritrovi seduti vicino due persone che in realtà avevano pagato un biglietto di costo inferiore e “godevano”, se tale può essere definita, della stessa visuale “da vicino”, bé pensi che qualcosa nell’organizzazione faccia acqua (e non solo perché si è a 10 metri dal mare!).
Il concerto, che tra mordi e fuggi è durato per noi solo 45 minuti circa, straordinario negli effetti di luce, di suono e nella voce emozionante di Giorgia sarebbe stato, forse, il più bello della nostra vita, ma i disagi causati dal meteo e in maggior dovere,
dall’organizzazione, ha lasciato un ricordo molto deludente tanto da decidere di scrivere sulle pagine della stampa locale per consigliare, a chi volesse partecipare ad un evento di qualsivoglia genere presso la sopracitata Banchina di San Domenico a Molfetta, di valutare quanto “l'impresa ne valga la spesa”.
L’esito perciò è estremamente negativo e come una sorta di Trip-Advisor, valutiamo sì la voce di Giorgia con un 10 e lode ma uno Zero a tutto il resto.
Quattro malcapitati fans
Marina, Annalisa, Arianna, Vito».
Ci dispiace per i fan di Giorgia, ma il fatto di essere arrivati tardi a Molfetta, ha impedito loro di trovare posto: sarebbe stato impossibile. Tra l’altro l’amministrazione comunale aveva predisposto un servizio di navetta dal park & ride e questo avrebbe evitato i disagi subiti. La loro protesta ci sembra più dettata dalla rabbia che dalla ragione. Però, per quanto riguarda l’organizzazione del concerto non possiamo che registrare la protesta dei fan di Giorgia. Forse una nota possiamo aggiungerla: un’ora prima del concerto gli organizzatori di Area Metropolitana avevano annullato tutti gli accrediti per la stampa. Forse perché non volevano che i giornalisti registrassero eventuali disfunzioni?
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Autore: Leonardo de Sanctis