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Un lettore scrive a “Quindici”: quegli incivili che lasciano le auto in sosta sullo scivolo dei disabili al lungomare di Molfetta. Dove sono i vigili urbani?
18 luglio 2018

MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” per segnalare la vergognosa abitudine di alcuni cittadini di Molfetta di lasciare le auto in sosta sugli scivoli per disabili, soprattutto al lungomare.

«Caro direttore De Santis,

ho letto qualche giorno fa l’articolo su “Quindici on line” sugli scivoli per disabili occupati dalle automobili al lungomare di Molfetta.

Ieri, nel tardo pomeriggio, ho fatto una passeggiata sul lungomare e ho visto le automobili regolarmente parcheggiate sullo scivolo dei disabili.

Dove era la polizia municipale? Nello scorso articolo, il padre del disabile aveva chiamato i vigili urbani dopo le 21 e aveva avuto come risposta che non c’era il turno di notte, ma ieri pomeriggio, come mostrano le foto, erano solo le 19. I vigili erano in giro per la città, ignorando il lungomare per non avere fastidi con le multe?

Cosa è cambiato con questo nuovo comandante? Nulla. Il Comune paga di più un comandante per avere un servizio uguale a quello del precedente, con l’aggravante che questo comandante dispone di ben 15 agenti in più come avete scritto voi.

Se a lei non dispiace, caro direttore, da oggi invierò alla redazione di “Quindici” tutte le foto che farò ogni giorno al lungomare, dove vige la sosta selvaggia, con doppia e tripla fila. Anche questo è vietato e sanzionabile come le auto con le radio a palla, ma di fronte all’inerzia di chi dovrebbe intervenire per sanzionare chi viola le leggi, noi molfettesi ci siamo rassegnati. Anche io, forse. Ma allo scivolo dei disabili, occupato perennemente non mi rassegno: è un fatto di civiltà, è un’offesa a chi è più sfortunato di noi e per muoversi sul lungomare è costretto a percorrere la strada con la sedia a rotelle (col rischio di essere investito), non potendo né salire, né scendere dal marciapiede.

E’ una vergogna! Mi affido a “Quindici” che so essere attento alle esigenze della gente, per vedere se questo andazzo continuerà, fra l’indifferenza generale. Io non sono indifferente e, pur non avendo parenti disabili, continuerò ad incazzarmi. Attendo risposte dall’assessore Mancini, prima che diventino operative le sue dimissioni».

Caro lettore, la ringraziamo per la segnalazione. I giornalisti non hanno facoltà di fare le multe a questi incivili, che si possono paragonare ai cittadini zozzoni, ma ci auguriamo che nel loro giro in auto, gli agenti della polizia municipale siano più attenti e sanzionino gli indisciplinati, non limitandosi a fischiare per richiamare il proprietario, ma applicando subito il verbale con la contravvenzione, come è stato fatto sbato scorso su Corso Dante.

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