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Un infarto dell’anziano conducente la causa dell’incidente sulla SS16 Molfetta-Giovinazzo. Nell’area di Bari meno incidenti ma più morti: il rapporto dell’Arem (agenzia regionale della mobilità) Il Presidente Michele Emiliano e il vice presidente della giunta regionale con delega ai Trasporti, Antonio Nunziante mettono in evidenza come il fattore umano influisca sensibilmente sull'aumento degli incidenti e sulla mortalità ad essa legata
17 agosto 2017

MOLFETTA – E’ stato probabilmente un infarto dell’anziano conducente della Renault Clio (foto) a provocare l’incidente di ieri sulla SS16 bis all’altezza dell’uscita di Molfetta centro in direzione Giovinazzo.

Michele Colasanto, 81 anni, artigiano in pensione di Giovinazzo, stava tornando a casa quando all’improvviso sarebbe stato colto da un infarto che gli ha fatto perdere il controllo della vettura finita prima contro il guardrail e poi travolta da un camion che sopraggiungeva, senza che il conducente potesse evitare l’impatto.

Nell’urto il corpo del povero anziano, che soffriva di problemi cardiaci, è stato sbalzato fuori della Renault finendo sull’asfalto. L’uomo è morto sul colpo.

Sarà l’autopsia, disposta dal magistrato di turno, a stabilire l’esatta causa della morte.

I carabinieri, dopo aver fatto i rilievo di rito, hanno deviato il traffico, congestionato per ore, prima sulla SS16 adriatica e poi sulla corsia di sorpasso della SS16 bis.

Nel 2016 in Puglia è aumentato il numero degli incidenti stradali con morti e lesioni colpose, così come è cresciuto il numero dei feriti, dopo un decennio di costante riduzione complessiva. Tra le principali cause degli incidenti ci sono la distrazione (e in particolare l'uso dei cellulari durante la guida) e l'eccesso di velocità. Lo si evince dai dati diffusi dall'Arem (Agenzia regionale per la mobilità), sulla base dei dati trasmessi da polizia stradale, carabinieri e polizie municipali.

   L'anno scorso gli incidenti stradali gravi sono stati 9.932, provocando il decesso di 254 persone e il ferimento di 16.768. Nel 2016, rispetto al 2015, il numero degli incidenti con lesioni a persone è aumentato del 4,3%, quello dei morti è cresciuto del 9,5% e il numero dei feriti del 7,2%. Il 70,1% degli incidenti stradali si è verificato nei centri abitati, il 29% fuori dagli abitati e lo 0,9% lungo le autostrade pugliesi.

   Rispetto al 2015 si è registrato un incremento della mortalità su tutti gli ambiti stradali, con valori pari al 18,9% in ambito urbano e dell'8,9% in ambito extraurbano, mentre in autostrada si rileva un decremento del 33,3%. Il secondo semestre dell'anno ha fatto registrare un maggior numero di incidenti mortali (pari al 56,8%) e di decessi (pari al 63,3%). Anche rispetto al 2015 il secondo semestre del 2016 ha fatto registrare un incremento del 6,5% nel numero degli incidenti mortali e del 9,5% nel numero di morti. I mesi estivi di giugno, luglio e agosto sono stati i peggiori per numero di incidenti gravi, e agosto il peggiore in assoluto con 36 morti su strada rispetto ai 19 decessi registrati nel 2015.

   Tra le principali cause di incidenti mortali ci sono il mancato rispetto dei limiti di velocità o l'eccesso di velocità con sbandamento e uscita di strada del veicolo; la distrazione alla guida ed il mancato rispetto della distanza di sicurezza; la mancata precedenza allo stop o al semaforo e la circolazione contromano. In particolare nel 2016 rispetto all'anno precedente si è rilevato un netto incremento degli incidenti per 'guida distratta' pari al 33,3%. L'aumento degli incidenti per eccesso di velocità è stato pari al 26,4%, mentre per mancata precedenza l'incremento è stato del 12,7%. Tra i motivi di distrazione diventa sempre più preoccupante l'uso dei cellulari durante la guida.

   "Il rapporto sull'incidentalità nel 2016 pubblicato dall'Arem - commentano in una nota il governatore della Puglia, Michele Emiliano, e il vice presidente della giunta regionale con delega ai Trasporti, Antonio Nunziante - evidenzia come il fattore umano influisca sensibilmente sull'aumento degli incidenti e sulla mortalità ad essa legata. Quindi bisogna favorire gli interventi di messa in sicurezza delle strade ma, soprattutto, bisogna incidere sull'atteggiamento culturale della popolazione".

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