U' scal (lo scalo). La costruzione del natante in legno
Tutto l’insieme costituito da: dritto di poppa, chiglia, ruota di prora, deve essere allestito sullo scalo con molta cura. Infatti avendo lo scalo una certa pendenza verso il mare, l’insieme chigliadritto- ruota, deve essere posato rigorosamente a livello sia orizzontalmente che verticalmente. La ragione è intuibile, infatti, tutti i componenti della costruzione, devo essere montati rispettando gli assi di riferimento, per poter garantire la simmetria perfetta dello scafo e la “forma” della costruzione finita. LA COSTRUZIONE DELLO SCAFO Si allestisce, prima di tutto il dragante che è considerata l’ordinata “0”. Esso, una volta pronto, è incastrato perpendicolarmente sul dritto di poppa, in corrispondenza dell’asse del timone. Questo, nelle caratteristiche della barca, costituisce una delle perpendicolari. Un bastimento viene identificato, tipologicamente e dimensionalmente, dai seguenti parametri: Tipo di natante: canoa, barca, peschereccio, galleggiante, scafo da diporto, nave (da carico, mista, da passeggeri, cisterna per trasporto di liquidi o di gas, militare, con le varie classi – motovedette, dragamine, corvette, fregate, cacciatorpediniere, incrociatori, sottomarini, navi da battaglia non più in uso, portaeromobili). Tipo di costruzione: in legno, in plastica, in acciaio, in cemento. Tipo di propulsione: a remi, a vela, a motore endotermico, a motore esotermico, cioè a vapore con motrici alternative o con turboriduttori o turboelettriche, a turbogas, a vapore con generatore di vapore da fusione nucleare. Per quello che riguarda i dati dimensionali del bastimento, alcuni di essi sono i seguenti. • Dislocamento: cioè il peso della costruzione, quindi il peso del volume d’acqua spostato dalla nave (principio di Archimede). Esso per ragioni intuitive, è un dato variabile, perché è strettamente legato con l’assetto del natante. Infatti esiste un dislocamento standard o di progetto, un dislocamento a vuoto (o leggero), vale a dire il solo peso del bastimento privo del carico pagante; un dislocamento a pieno carico (o pesante) e cioè il peso della nave in ordine di pieno carico. Il dislocamento viene misurato in tonnellate metriche tonn. (1.000 kg) o, per gli Anglosassoni, in tons (1.016 kg) . • Portata: è la misura del peso totale del carico della nave. Si esprime come portata netta, cioè quanto carico può stivare (in tonnellate); lorda si riferisce alla somma del carico più tutto quello che serve per la traversata e l’esercizio della nave e della navigazione (acque, combustibile, lubrificanti, provviste, attrezzature, e persone). • Stazza: (o tonnellaggio di registro) la stazza è la misura del volume interno della costruzione; viene misurata in “tonnellate di stazza” o “di registro” e corrisponde a 100 piedi cubici (c.f.), pari a 2,832mc. La stazza può essere netta (S.N.) e comprende tutti gli spazi chiusi della nave, destinati al carico, ai passeggeri, alle provviste ecc .La stazza lorda (S.L.)è il volume di tutti gli spazi interni sopra citati comprensivi del locale macchina, i locali degli apparati ausiliari, i locali dell’equipaggio. La stazza lorda esprime quindi il volume totale degli spazi interni della nave. Questa misura è molto importante perché, in base ad essa viene calcolato il “valore” fiscale della nave (*). • Lunghezza: è espressa in due grandezze e cioè ” Lunghezza fuori tutto” L.F.T. che è quella misurata ai due estremi longitudinali della costruzione. “Lunghezza fra le perpendicolari” L.P.P. che esprime la lunghezza al galleggiamento della parte immersa standard del natante (non tiene conto della forma architettonica dello scafo). • Larghezza fuori tutto: è la massima larghezza dello scafo. • Immersione: è la misura fra il fondo della chiglia e la linea di galleggiamento. E’ un parametro variabile ma fondamentale, insieme alla lunghezza fra le perpendicolari e la larghezza, per calcolare il dislocamento (applicando al calcolo, opportuni coefficienti, chiamati di finezza). • Altezza: è la misura, a mezza nave, di quanto è alto lo scafo. (*) La STAZZA è il parametro che, oltre a essere un dato usato per determinare il valore commerciale intrinseco del natante, è utilizzato, ad esempio dagli Enti gestori dei vari “passaggi” lungo le rotte commerciali, e cioè il Canale di SUEZ, il Canale di PANAMA, il Canale del S. LORENZO ecc., per determinare l’ammontare del Diritto di Passaggio, inoltre serve come dato per il calcolo delle stallie(cioè del tempo di permanenza in porto, per il carico e/o scarico delle merci). Un’altra caratteristica è la perpendicolare avanti, determinata dal punto in cui la chiglia (rettilinea) si raccorda con il Dritto di prora (La posizione delle “perpendicolari” è quella che corrisponde al punto di intersezione fra la superficie dell’acqua e i dritti). Fra queste due posizioni geometriche, vengono montate le ordinate che costituiscono l’ossatura dello scafo. Le ordinate sono pre-assemblate su un piano appositamente allestito, e la loro costruzione è un’operazione molto complicata perché, non essendo possibile reperire in natura una forma di legno di dimensioni e forma adeguata alle dimensioni e forme delle varie ordinate, si rende necessario realizzarle per “sesti”, cioè per spezzoni che vengono assemblati. Non solo, ma per dare loro maggiore rigidità ed elasticità, i “sesti” che compongono le ordinate, devono essere sfalsati ed inchiodati insieme, fino ad ottenere le forme dovute.
Autore: Tommaso Gaudio