Tu sei il mio amico carissimo
Quando non si è padroni dell’arte della parola, per esprimere sentimenti ed emozioni si ricorre alla musica, alle canzoni. Il poeta Tagore scriveva:... “questo amore fra te e me è puro e semplice come una canzone”. Con licenza poetica, gli amici di Lello La Ghezza possono dire: questa amicizia fra ognuno di noi e te è pura e semplice come una canzone. Quello che Lello La Ghezza è stato per la Città, è testimoniato da atti. Il suo impegno da Assessore e da consigliere Comunale si può definire così: onesto, leale, umile ed esigente, proficuo. Immerso nei bisogni della Città e sommerso dalle cose da fare, non si è mai sentito superiore. Abbiamo vissuto insieme per Molfetta momenti belli e momenti carichi di dolore. Ci siamo sostenuti reciprocamente nei giorni segnati dall’evento del 7 luglio 1992 (l’assassinio del sindaco Gianni Carnicella, ndr). Ben piantato con i piedi per terra ha sempre agito in modo da non trascurare gli impegni famigliari, quelli professionali. E’ vero, il tempo da dedicare alle sue donne non passava mai in secondo piano, era il tempo esigente dell’amore domestico, delicato, esigente, carico di responsabilità. Lello è ancora per ognuno di noi l’amico scanzonato, ironico e generoso. E’ stato l’amico attento al cuore ed all’essenziale. Ironizzava sempre sul superfluo, sull’ipocrisia, sull’essere saccente. Mi ha sempre colpito il fatto che pronunciasse i nomi scandendo ogni sillaba, in maniera chiara, ritengo fosse un modo per esprimere affetto, attenzione e riconoscere valore alla persona che gli stava di fronte. L’amico Lello La Ghezza è stato l’amico descritto nelle canzoni di Riccardo Cocciante: quello che se lo svegli di notte esce in pigiama e prende anche le botte e poi te le ridà, quello per cui andrei a piedi a Bologna, quello che né soldi né donne né politica potranno dividerci. TU SEI IL MIO AMICO CARISSIMO, così forte nel ricordo da essere presenza. © Riproduzione riservata