Domenica 30 novembre conferenza presso il Museo Storico “Dal Regno delle Due Sicilie alla Repubblica”
MOLFETTA - In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la nostra comunità si prepara a un importante momento di riflessione pubblica.
Domenica 30 novembre, alle 18 e 30 presso la sede del Museo Storico “Dal Regno delle Due Sicilie alla Repubblica”, sito presso Palazzo Turtur in via Preti a Molfetta, si terrà una conferenza dal titolo: “Violenza contro le donne… una strategia di guerra”.
Un incontro pensato per analizzare il fenomeno della violenza di genere non solo come dramma individuale o familiare, ma come strumento sistematico di oppressione, radicato nella storia e nelle dinamiche sociali.
Ad animare il dibattito saranno due studiose impegnate da anni nella ricerca e nella divulgazione sui temi della parità e dei diritti umani:
Prof.ssa Marta Pisani e la prof.ssa Damiana Angione che approfondiranno gli aspetti culturali e storici della violenza come meccanismo di dominio;
Le loro voci contribuiranno a illuminare un problema che, pur avendo radici antiche, continua a manifestarsi in forme nuove e spesso invisibili.
Un appuntamento aperto alla cittadinanza.
La conferenza è aperta al pubblico e rappresenta un’occasione di confronto per tutta la comunità: un invito a comprendere, ascoltare, riconoscere i segnali della violenza e promuovere una cultura fondata sul rispetto reciproco e sulla tutela dei diritti.
In un momento storico in cui le cronache continuano a riportare episodi di femminicidio, maltrattamenti e discriminazioni, iniziative come questa assumono un valore fondamentale. Parlare di violenza significa infatti rompere il silenzio, offrire strumenti, creare consapevolezza.
Una comunità che partecipa e riflette. Il 30 novembre sarà dunque un’occasione per unirsi, come territorio, in una riflessione condivisa sulla condizione delle donne e sulla necessità di contrastare ogni forma di abuso e sopraffazione. Un impegno che non si esaurisce in una giornata simbolica, ma che deve trovare spazio nella quotidianità di istituzioni, famiglie, scuole e cittadini.