Recupero Password
Trenitalia e noi poveri utenti fra sporcizia, ritardi e disservizi
10 settembre 2009

MOLFETTA - Domenica 6 settembre ore 9 circa, ero seduto su una panchina nella stazione di Molfetta a godermi il freschetto incipiente dopo giorni di caldo soffocante. Leggevo il mio quotidiano preferito; alla rubrica “lettere dei lettori” ve ne era una che descriveva l'odissea – l'ennesima – di uno dei viaggiatori su un treno locale di Trenitalia in servizio su una linea del nord della Sicilia: «su un tratto della linea, dopo pochi minuti dalla partenza del treno da una stazione verso Palermo - durata del viaggio circa 35 minuti - il convoglio si arresta perché…”è finita la nafta”!. La fermata (cito sommariamente la descrizione del Passeggero) dura per oltre due ore, in attesa che arrivi un altro locomotore rifornito di nafta, in carrozze surriscaldate senza alcuna possibilità, per ovvie ragioni di sicurezza, di poter almeno uscire al fresco relativo (temperatura esterna circa 30°C – solo perché è l'imbrunire!). Dopo le manovre d'uso, prima di riprendere la marcia, il Passeggero assiste ad un simpatico siparietto fra il macchinista e il capo treno con la centrale operativa (circa il tenore del rapporto da redigere per giustificare il ritardo). Risparmio la descrizione abbastanza dettagliata che ne fa il Passeggero (in vernacolo) che, non volendo, ascolta quello che “concordano” i due funzionari con la sala operativa: in parole molto povere, l'accordo è di non citare la causa vera come mancanza di combustibile; sembra che il locomotore il giorno precedente avesse fatto la spola fra Agrigento e Termini (Imerese?) – lo affermano i tre interlocutori - e a nessuno sia venuto in mente che potesse aver bisogno di rifornimento prima della partenza per quel viaggio (poveri noi!). Alla fine, l'accordo fra i tre (capo treno, macchinista e sala operativa) è far passare, sul rapporto, l'inconveniente come… GUASTO TECNICO!!! (che originalità!)». Mentre leggevo questa storiella, ecco che l'altoparlante in stazione annuncia l'arrivo del “Intercity 1550” da Bari a Milano centrale delle ore 9 e qualcosa, in perfetto orario; la solita raccomandazione ad allontanarsi dalla linea gialla di sicurezza ed infine, en passant: ….“Informiamo i sigg. viaggiatori che potrebbe non essere assicurata la pulizia dei treni a causa di uno sciopero dell'Impresa appaltatrice” Sarà stata certamente una coincidenza unica se non rara, ma avere due situazioni di disagio delle quali sono vittime i Viaggiatori che affidano (è proprio il casi di dirlo) le proprie sorti ad un sistema che, non so da quanti anni ci assorda e ci frastorna con spot pubblicitari accattivanti, che si propone l'obiettivo strategico (così dicono loro) di superare, in alcune tratte peculiari, la concorrenza delle linee aeree, che all'Erario costa cifre enormi (pur con la giustificazione che ultimamente sembra che l'Azienda abbia incominciato a fare utili), che dovrebbe essere la “carta da visita” per i Visitatori stranieri che vengono in Italia per le più diverse ragioni, mi sembra oggettivamente troppo. Il primo episodio, sempre che sia andata così come riportato dal Passeggero – e non c'è ragione perché non lo sia – è un evento certamente inqualificabile, degno nemmeno delle ferrovie del famigerato “terzo mondo” (è possibile che per certi versi, abbiamo forse da imparare da questo…”mondo”), ma di un sistema retto da responsabili irresponsabili, incompetenti, criminalmente incoscienti e completamente incuranti dei disagi che la loro leggerezza provoca, preoccupati solo di salvare il proprio miserabile fondo schiena e la poltrona su cui poggia, a fronte di una azione che ha dell'incredibile. Con l'aggravante che il/i responsabile/i di quanto accaduto, vistosi non “sanzionato” (anche a causa dell'alibi concordato), continuerà a svolgere il proprio compito, per il quale viene pagato eccome, con la medesima sine cura, tanto c'è sempre l'omertà fra i furfanti. Il secondo episodio, non mi sembra meno grave del precedente, anche perché sono più che certo di avere inteso bene. I Viaggiatori di Molfetta in attesa del treno per Milano, saranno stati forse poco più di una dozzina – tutti con voluminosi bagagli al seguito – che affrontano un viaggio di almeno nove ore, con la prospettiva di poter usufruire solo di vetture sporche o non pulite e, quando sono funzionanti, di servizi igienici con … la pulizia che potrebbe non essere – leggi NON E' – assicurata... Non credo che basti il “viatico” dello sciopero per giustificare l'indubbio disagio patito, con l'aggravante che il biglietto è stato pagato a prezzo pieno. Ma forse non è questo il punto, il punto è questa abitudine al disagio, alla quale ci stiamo abituando che ci sta inconsapevolmente trasformando in sudditi e non più Cittadini. Questo anche perché ci sarà, quando sarà, il solito “Direttore delle relazioni esterne” che si scuserà d'ufficio, non potendone più fare a meno, pur con tutti i distinguo. A nessuno verrà in mente di chiedere conto delle eventuali sanzioni a carico del responsabile del disguido, né sarà pubblicizzata l'eventuale sanzione comminata. Nei giorni successivi, notizie di stampa riportano che le Ferrovie stanzieranno circa 2 miliardi di Euro per dotarsi di nuove carrozze a due piani, nuove carrozze per medie distanze e nuovi locomotori. Inoltre leggiamo che la Regione Puglia stanzia circa 60 milioni di Euro per dotare TUTTE le carrozze (quindi quelle per il traffico locale/regionale) di aria condizionata. Infine, avendo l'Azienda già stipulato un nuovo contratto di servizi con un'Impresa pulizia tedesca dovrebbe, salvo prova contraria, cessare l'inconveniente per niente edificante di treni, anche a lunghissima percorrenza, sui quali… «non viene assicurata (pietoso eufemismo usato per dire che non c'è pulizia) la pulizia….». A fronte di tutte queste confortanti notizie, che fanno da contraltare a quelle desolanti, in parte descritte, la speranza è che le Ferrovie, usino perlomeno un criterio di equità nel “distribuire” il materiale rotabile NUOVO di zecca in TUTTO il territorio nazionale e magari non “sposti” carrozze vecchie al Sud e concentri il nuovo al nord. Non è un mio sospetto infondato, perché quando ho avuto la necessità di spostarmi, ad esempio da Milano dove giungevo in aereo, per Torino dove mi recavo per lavoro, “toccavo” con mano la differenza fra le carrozze in servizio, ad esempio da Bari a Pescara – in quel tempo c'erano convogli che servivano questa tratta – e quelle sulle quali viaggiavo da Milano a Torino.
Autore: Tommaso Gaudio
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""

ERgregiio signor Gauido, è il caso dire che Lei l'ha fatta fuori dal vasino. E' partito da una notizia letta sul giornale, attribuendo ad essa una vaerità assoluta (alla faccia deo suo senso critico) e dalla sua esperienza diretta per fare un pistolotto demagogico sul disagio, sull'etica della responsabilità ed altre amnenità del genere. Io sono un ferroviere e l'inciviltà di aluni viaggiatori la vedo tutti i giorni e non per questo considero i viaggiatori tutti maleducati. Il trasporto ferroviario è un sistema complesso con molti punti critici e non tutti ascrivibili alle aziende di trasporto. Cose che il viaggiotore non sa e che credo non importa nulla. Di fronte ad una protesta nazionale (le maestranze delle pulizie che rischiano di perdere il posto di lavoro) le Ferrovie per evitare i disagi da lei lamentati avrebbe dovuto sospendere la circolazione di tutti i treni. Forse le sarebbe stato più contento? Poi tutta questa sua sicurazza nel paragonare il materiale rotabile del Nord rispetto al Sud, altra fase fatta perché non è proprio così. Per finire alla sua ironia sul "gustoso episodio" del passaggio a livello aperto. Egregio signor Gaudio in caso di qualsiasi incidente. anche di uno che va a sbattere contro il convoglio che si muove pianissimo, scatta a prescindere da tutto l'inchista penale nei confronti del macchinista, il quale di tasca propria dovà affidarsi ad un legale. Quindi in questi casi il macchinista fa bene in questi casi fa ben a muoveri a 2Km/h. Le assicuro che guidare un treno non è giocare con i trenini della Lego.
Carissimo Franz franz, il tuo scritto, visto che dichiari essere un dipendente di Trenitalia, avrebbe potuto essere meno "partigiano". Hai ovviamente scritto una difesa d'ufficio, come si dice "pro domo tua". Ma veniamo ai fatti: - Che la notizia, la prima, fosse stata letta da un quotidiano, è cosa acclarata, visto che lo DICHIARO in apertura. Nella tua difesa manca la confutazione, E' VERO O NON E' VERO CHE SI SIA VERIFICATO IL FATTO; TUTTO? Tu che ne dici? - Rileggendo il mio post, capisco che fra te e il mio scritto c'è forse un problema di comunicazione, ovvero di recepimento - da parte tua - di quello che io scrivo (che, per carità, ovviamente non è il vangelo); se leggi bene, o meglio se comprendi meglio, ho premesso che ..."sempre che sia vero"... Dov'è la verità assoluta di cui parli? E' un episodio riportato da un lettore/utente che, se non ricordo male, si FIRMA IN CHIARO, quindi si assume la responsabilità per quel che scrive! - I viaggiatori ...maleducati... lo siamo un pò tutti. E' per questo che mi sembra sempre di più che tu abbia potuto leggere e male intendere quanto da me scritto: non ho mai sostenuto che solo perché ci sono dei "responsabili irresponsabili" questo voglia dire che TUTTI i dipendenti di Trenitalia siano IRRESPONSABILI. - "Il trasporto ferroviario è un sistema complesso, con molti punti critici ...non tutti ascrivibili alle aziende di trasporto"..., E' VERISSIMO! Ed è allora qui che si misura il senso del "SERVIZIO" all'Utenza, che comunque paga, per avere una prestazione scadente; ti pare logico?. E di grazia, a chi dovremmo ascrivere certe responsabilità? Non conosco nei dettagli il problema da cui è scaturita la protesta che ha generato lo sciopero, pertanto chi ha delle responsabilità, avrebbe, secondo il mio modesto parere, dovuto trovare un modo per limitare i danni. Io non sono l'esperto, l'esperto sei TU (e quelli come te) che dichiari di essere un dipendente. La tua soluzione manichea di "sospendere la circolazione di tutti i treni" fa il pari con volontà di disattendere un minimo di responsabilità e rsipetto verso i Cittadini - ho avvertito del disagio, quindi sono a posto! Io non me ne intendo, ma che ne dici della soluzione, ad esempio di adoperare vetture già "pulite" prima dello sciopero, almeno per la lunga percorrenza. Eppoi, non credo che, al netto della responsabilità oggettiva anche di noi utenti, almeno alcuni di noi, la faccenda della pulizia dei convogli sia una novità assoluta e di prima mano: Ti ricordo gli episodi delle zecche: qualcuno indubbiamente ce le ha portate in treno, oppure, meglio, si sono "infiltrate". Quanto ci hanno messo i responsabili (irresponsabili) a muoversi ed a disinfestare? Chi ha pagato chi per questi disagi? - I veicoli diversi fra nord e sud: Stai confutando una mia constatazione di fatto? Sei in grado di CONFUTARE? Se si, sono il primo a fare le mie scuse per aver riportato eventi - che si VERIFICAVANO, eccome se si verificavano - ma che, a detta tua, non si verificano più. Sono contento. - Ecco che poi si dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che hai forse problemi di...lettura! Il "gustoso episodio" è riportato da un altro partecipante al blog; io l'ho solo letto, così come leggo TUTTI gli interventi, anche il tuo. - L'apoteosi dei tuoi fraintendimenti si ha con la tua "filippica" sulle responsabilità: Ma cosa accidenti centra il fatto che ciascuno venga giudicato in funzione dei fatti e/o misfatti che commette volontariamente (dio ce ne scampi) o meglio a causa di eventi che non può controllare. Vedi che hai le idee un pò confuse? Sono più che certo che nel caso del "gustoso episodio" la velocità DOVESSE essere di 2 km/h (l'hai quantificata tu), quello che secondo me il mio omonimo voleva mettere in risalto è forse il fatto che con treni in marcia, su un determinato tratto, CI FOSSERO I PASSAGGI A LIVELLO APERTI!!!! Le sale di controllo che fanno???? Sono perfettamente daccordo con te che giocare con i trenini della LEGO non sia come condurre un locomotore ferroviario. Alla luce di quanto sopra, consentimi allora, di affermare che, data la "densità" di questi "gustosi episodi", c'è qualcosa che non va; la cosa che più mi sconvolge è che, a parte il valore indubbio di tanti professionisti RESPONSABILI, forse vi è un'elevata percentuale di persone che dovrebbero cambiare mestiere: La gestione di una rete ferroviaria sembra anche a me una cosa seria. Saluti e buon lavoro. P.S. - bella la metafora tutta emiliana del farla fuori del vasino... (lassù usano la parola "orinale".



Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet