Traliccio via Ungaretti a Molfetta, via allo spostamento solo grazie al voto dell'opposizione in consiglio comunale
L'Udc va via e solo la presenza dei consiglieri di minoranza permette che non salti il numero legale
MOLFETTA - È un classico, il gatto non c'è e i topi ballano. Ovvero il sindaco Antonio Azzollini assente, a Fiuggi per una riunione di Forza Italia, e la maggioranza, in sua presenza sempre pronta ad alzare compattamente le manine, mostra una crepa. Ieri sera s'è corso il rischio che saltasse il numero legale in Consiglio Comunale, così che il progetto di interramento della linea di alta tensione, che consentirà di spostare il traliccio di Via Ungaretti, è stato approvato solo per il senso di responsabilità dell'opposizione, che rimanendo in aula, ha consentito il proseguimento della seduta ed il voto a favore.
Né si è trattato di un caso, di consiglieri di centro destra trattenuti da loro faccende urgenti, ad andar via in blocco è stato l'intero gruppo consigliare dell'Udc, seguito a ruota da Pino Amato dei Popolari per Molfetta, così, senza fornire spiegazione alcuna, pigliando armi e bagagli e uscendo dall'aula Carnicella, giusto al termine della risposta fornita dall'assessore Pierangelo Iurilli alla prima delle interpellanze che aprivano l'ordine del giorno della seduta.
All'abbandono dei cinque è seguita una richiesta di sospensione da parte del consigliere di Forza Italia, Giusi de Bari, occupata da una riunione di maggioranza che non deve esser stata proprio tranquilla, visto il volume e il tono delle voci che si levavano.
Riunione cui ha preso parte anche il consigliere de I Socialisti Saverio Tammacco, che non ha dichiarato la sua organicità alla maggioranza in maniera verbale, ma con i gesti sì, votando a favore dei provvedimenti proposti dalla giunta negli ultimi Consigli, ieri abbandonando il suo posto tradizionale e sedendosi stretto stretto fra Giovanni Mezzina e Giusi de Bari ed, appunto, prendendo parte alla riunione dei consiglieri di centro destra.
Insomma, il sen. Azzollini non ha potuto lasciar i suoi soli per un po', che subito hanno iniziato a questionare. Sarà curioso sapere cosa agiti l'Udc, quale sia il problema che ha tolto il sorriso anche al suo assessore, il vicesindaco Carmela Minuto, rimasta in aula per rispondere ad alcune interpellanze, ma visibilmente contrariata, al punto di dirlo ufficialmente di non aver voglia alcuna di scherzare.
Del resto la seduta era iniziata con un tono nervoso. Prima interpellanza, presentata originariamente da Pino Amato e, dati i suoi problemi, poi abbandonata e fatta propria dal consigliere Lillino di Gioia, sulla questione del parco della 167, quello mai aperto, utilizzato finora solo dai vandali. L'assessore Iurilli ha risposto, il consigliere Di Gioia stava argomentando i motivi per cui si dichiarava insoddisfatto dei chiarimenti ricevuti, denunciando lo stato di abbandono del parco, la sua vandalizzazione progressiva, quando il presidente del Consiglio, Nicola Camporeale, lo ha sollecitato a tagliar corto. Di Gioia s'è sentito offeso, ha preso le sue carte ed ha abbandonato l'aula, seguito poco dopo da Annalisa Altomare, che ha accusato Nicola Camporeale di non essere stato altrettanto sollecito a rammendare il rispetto delle regole al pubblico, che ha accompagnato con risate di scherno il gesto di Di Gioia.
In questo momento di bagarre, c'è stata la migrazione dell'Udc e quella di Pino Amato, anch'egli dichiaratosi insoddisfatto della risposta dell'assessore Iurilli.
Dopo la sospensione s'è preferito procedere subito ad affrontare la questione del progetto esecutivo di interramento della linea elettrica, che permetterà la rimozione del traliccio di Via Ungaretti, i consiglieri di maggioranza presenti in aula erano appena 14, s'è potuto andare avanti ed approvare il punto all'o.d.g. solo perché i consiglieri di minoranza sono rimasti, consentendo fosse mantenuto il numero legale e votando a favore. Una scelta, come dichiarato dal consigliere della Margherita, Nino Sallustio, “fatta nell'interesse supremo della città e dei suoi abitanti”.
Consiglieri di opposizione, ultima nota della serata, che diventano sempre più sparuti; Tammacco s'è spostato fisicamente a destra, Ancona manca da un po' e Tommaso Minervini … Tommaso Minervini? Non pervenuto. Nello scorso Consiglio Comunale era assente, pur avendo preso parte nella stessa giornata ai lavori della sua commissione, in quello di ieri idem.