Torna la Rassegna Dvorak Jazz Meeting 2009 dell'Associazione Dvorak
Questa sera alle ore 21 il primo concerto all'Odeon
MOLFETTA - La rassegna “Dvorak Jazz Meeting 2009”, organizzata dall'Associazione Culturale Antonin Dvorak in collaborazione con la Fondazione Vincenzo Maria Valente e con il contributo dell'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia e del Comune di Molfetta, continua sui binari tracciati dalle tre precedenti edizioni: una parte concertistica ed una didattica per uno spazio dedicato alla progettualità di qualità e al confronto tra esperienze musicali regionali e internazionali.
Il pianista Dave Burrell, artista americano di spicco nell'ambito della scena musicale contemporanea, sarà il solista ospite della produzione originale che, anche quest'anno, la direzione artistica del Dvorak Jazz Meeting ha appositamente commissionato ad un musicista pugliese.
Si tratta del sassofonista, compositore e didatta Nicola Pisani, musicista che sperimenta da anni, con risultati inediti e coinvolgenti, la commistione tra gli elementi afro–americani del Jazz ed i linguaggi colti della Musica Contemporanea occidentale.
“Cantos”, che sarà presentato nella prima serata della rassegna (25 settembre), è un progetto ispirato ad alcune liriche tratte dall'omonima composizione poetica di Ezra Pound.
Il filo conduttore trae origine proprio dalla metafora poetica di Pound basata sulla condizione umana contemporanea in bilico fra memoria della tradizione e impulso distruttivo e dissacrante. La composizione si dipana attraverso un percorso in cui rigore formale e libera improvvisazione si inseguono senza soluzione di continuo, proprio come nelle liriche del grande poeta americano.
Non è un alternarsi di opposte situazioni, bensì un fluido susseguirsi di momenti in cui la musica è diversamente organizzata, in cui l'energia passa dal massimo controllo alla totale liberazione. Il testo diventa onda fonetica che scorre libera o s'infrange violentemente contro gli argini della struttura musicale.
Burrell sarà il protagonista anche della seconda serata del festival (26 settembre), questa volta con il suo Italian Trio con il quale presenterà la suite “La Vie De Bohème”.
Composta e incisa nel 1969, Dave Burrell riprende e modifica questa sua fortunata composizione nel 2008. Non si tratta di un semplice omaggio alla musica di Puccini, quanto, soprattutto, una rilettura di un artista afroamericano di quella che è una delle forme più tipiche di espressione della musica colta occidentale.
In passato Burrell si era già cimentato con questo repertorio affrontando West Side Story di Leonard Bernstein.
Con La Vie De Bohème egli viaggia a ritroso individuando l'autore che, più di ogni altro, ha influenzato Bernstein: Puccini. L'operazione di Dave Burrell, oltre alla sua indubbia valenza artistica, ha un altro grande merito, quello di contribuire all'abbattimento degli steccati di genere e di stile che ancora oggi, soprattutto in Italia, impediscono una fruizione musicale libera da pregiudizi e aperta alla ricerca di nuovi percorsi espressivi.
La terza e conclusiva serata della rassegna (27 settembre) sarà dedicata ad un progetto per quartetto elaborato dal sassofonista brindisino Raffaele Vaccaro, uno dei nuovi talenti pugliesi che sempre più spazio conquistano nei circuiti nazionali del Jazz.