Imprevisto attacco del consigliere regionale Tammacco all’amministrazione decapitata di Minervini a Molfetta. Qual è l’obiettivo politico questa volta?
Tammacco col sindaco Minervini
MOLFETTA – Cosa succede nell’amministrazione comunale di Molfetta? Anche il consigliere regionale Saverio Tammacco, uomo ombra della stessa amministrazione, sembra prendere le distanze dalla giunta decapitata dal sindaco, Tommaso Minervini, sospeso dall’incarico dalla magistratura e dal prefetto. La giunta monca continua a reggere le sorti della città con un attaccamento alle poltrone senza precedenti
Tammacco denuncia ritardi e mancanza di comunicazione. In sintesi: il 31 marzo scorso su invito del Comune – dice - ho illustrato i contenuti dell'art. 174 della Legge di Bilancio 2024. È stata una giornata importante, partecipata e piena di speranza, soprattutto per molti giovani e cittadini interessati alle opportunità economiche offerte dal bando. Nel corso dell’incontro alcuni cittadini mi hanno chiesto: è vero, o ci state solo prendendo in giro? A queste domande, ho risposto con convinzione e coraggio, sottolineando l'impegno della Regione nel sostenere le aziende e lo sviluppo locale. Ma il Comune non ha rispettato la scadenza promessa. L'Ente aveva garantito di pubblicare il bando entro maggio. Oggi siamo a settembre, sono passati oltre quattro mesi e ancora non c'è traccia del bando, né comunicazioni né spiegazioni.
Il silenzio ha deluso chi aveva riposto fiducia nell'iniziativa. Per l'amministrazione, evidentemente, le priorità sono altre. Legittimo. Ma almeno – per rispetto di chi ha creduto in questa opportunità – abbiate il coraggio di dirlo, conclude il consigliere regionale.
Tammacco non è nuovo alle critiche all’amministrazione comunale, finalizzate ad ottenere qualche cambiamento di linea o programma, come è avvenuto quando i suoi uomini in consiglio comunale hanno assunto posizioni critiche, superate poi da qualche concessione politica.
Sarà così anche questa volta? Basterà aspettare qualche giorno per capire se Tammacco mollerà l’amministrazione Minervini, provocandone la caduta anticipata, oppure se, come avvenuto altre volte, alle critiche seguiranno elogi sperticati da parte dei suoi uomini in consiglio comunale.
Forse Tammacco vuole smarcarsi da un’amministrazione sotto inchiesta della magistratura, per garantirsi con tranquillità la candidatura alle prossime elezioni regionali, magari in una lista di Emiliano, di Decaro o addirittura all’interno della lista del Pd?
Qual è l’obiettivo politico questa volta? Cosa ne pensano i consiglieri delle opposizioni di centrodestra e centrosinistra?
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