Successo e applausi per “La locandiera” al teatro del Carro di Molfetta
MOLFETTA - Promessa mantenuta. Il direttore artistico del Teatro del Carro, Francesco Tammacco, aveva preannunciato una serata all’insegna dell’allegria e così fu!
La quinta edizione della rassegna teatrale “Molfetta in prosa” inizia col botto.
La Locandiera, il celebre testo di Carlo Goldoni, sapientemente proposto in chiave moderna e in lingua “locale”, ha regalato momenti di spensierata allegria.
Mirandolina è donna pratica, conscia del fascino e ammirazione che suscita, che usa per il proprio tornaconto economico e gli uomini, i nobili che l’adulano e la corteggiano, appaiono soggiogati dalle sue arti.
Ma Mirandolina non è paga del suo successo. Deve riuscire a far innamorare e a far cadere ai suoi piedi anche un cavaliere ospite della sua locanda, mentre il povero servo, al quale Mirandolina è stata destinata come moglie, dal padre morente, sopporta con stoicità i capricci della donna a lui promessa. Mirandolina è scaltra ed è ben attenta alle gesta di una pseudo baronessa che vorrebbe sottrarle il primato.
Ma tutto è bene quel che finisce bene. Mirandolina, stupendo tutti i suoi pretendenti, sceglie l’umile servo, da sempre innamorato di lei.
Questa la trama, conosciuta per essere ambientata nella Firenze settecentesca, è, di per sé esilerante ma immaginiamo una location pugliese, con i nobili corteggiatori provenienti dalla provincia barese, che si esprimono con una “leggera” inflessione regionale, con espressioni tipiche. Il risultato è garantito: risate ininterrotte grazie alla preparazione di attori che hanno saputo, ognuno per il proprio ruolo, caratterizzare il personaggio interpretato.
Applausi a scena aperta per questa rivisitazione del celebre testo per l’attore e regista Dante Marmone, Tiziana Schiavarelli, Brando Rossi, Gianni Vezzoso, Azzurra Martino e Antonello D'Onofrio.
Per la serie… quando il teatro unisce: un classico rivisitato in chiave “locale”.
Ci piace.
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Autore: Beatrice Trogu