MOLFETTA - «Noi student* siamo stanchi di assistere ai tanti siparietti televisivi in cui sindacalisti, politicanti e ministri di qualsivoglia governo giocano a chi rovina meglio quel poco di buono che è rimasto in Italia. Dietro le scaramucce di facciata ci sono accordi negoziati sottobanco a vantaggio di entrambe le parti, che vanno perciò esclusivamente a scapito della povera gente. È finito il tempo per la concertazione con chi ci ruba il futuro. Ora è il momento di lottare e riprenderci tutto ciò che ci hanno sottratto».
Così il Collettivo “Studenti Molfettesi in Lotta” annuncia un venerdì 24 febbraio dalle 18:30 al Corso Umberto I (altezza Liceo Classico) «per riprendere, tra musica e cultura, a far sentire la nostra voce di student* coscienti del presente e incazzati per la pochezza che ci riserverà il nostro futuro» con il rock dei The Pimples e il radical hip hop di Think'd + Nuncha.
«Rivendicheremo un diritto allo studio più rispondente alle necessità di noi student* e delle nostre famiglie, troppo spesso costrette a fare i salti mortali per arrivare a fine mese - spiega il Collettivo -. Chiediamo maggiori fondi per la ristrutturazione dei nostri istituti fatiscenti, trasporti cittadini gratuiti e non sovraffollati, più denaro pubblico per "buoni libro", borse di studio e altre agevolazioni per i bassi redditi per rendere la scuola realmente accessibile a tutt*, a prescindere dalle condizioni economiche».
Il Collettivo affronta anche altre tematiche, come quelle del posto fisso e della sicurezza sul lavoro. «Nostra pretesa è anche il diritto per tutt* ad un lavoro stabile, dignitoso e sicuro: le dichiarazioni del presidente Monti sulla monotonia del posto fisso sono indegne, specie se dette da chi in vita sua ha avuto (e fino alla morte avrà!) un posto fisso da senatore a vita - continua il comunicato del Collettivo -. La sicurezza sul lavoro, nella nostra città, dovrebbe essere, alla luce della strage della Truck Center di quattro anni fa, un tema di grande attualità, ma la cittadinanza pare indifferente, e per questo invitiamo tutt* a partecipare alla manifestazione di Sabato 3 Marzo a Molfetta, per chiedere Verità e Giustizia per le vittime della Truck Center e per riportare l'attenzione su tutte le morti sul lavoro».
«Tante piccole opere, non le grandi opere demagogiche», la richiesta del Collettivo, contrario anche al nuovo porto commerciale di Molfetta, ricordando che «a Molfetta pioggie insistenti provocano danni e disagi enormi alla circolazione di pedoni e mezzi a causa di un piano regolatore che definire sbagliato è un eufemismo e che al Sud sono stati sottratti diversi treni a lunga percorrenza, rendendo difficile raggiungere il Nord Italia, non assicurando il diritto alla mobilità, fondamentale per l'Unione Europea dei trattati di Schenghen e della libera circolazione, ma che si dimostra efficace solo nel distruggere le nostre prospettive e nel dividere i destini di intere popolazioni».
«A Gelmini, Sacconi e Tremonti, Fornero, Profumo e Monti, e a tutti gli altri figli dell'Europa delle banche, rispondiamo che un altro mondo, in cui lavoro, cultura e servizi pubblici siano beni comuni, è possibile. Sta a noi costruirlo insieme e dal basso, giorno dopo giorno».
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