Startup: dall'idea all'impresa innovativa, convegno del Rotary di Molfetta
MOLFETTA - Un futuro nel quale a chiunque, giovane e non giovane, sia concessa l’opportunità di trasformare il proprio talento in iniziativa imprenditoriale. Un futuro dove i luoghi dove si genera la conoscenza, cioè le scuole, dialoghino maggiormente con i luoghi in cui essa trova concreta applicazione, cioè le aziende.
Un futuro che diventa...presente: oggi le condizioni ci sono tutte affinché l’innovazione, fattore chiave per lo sviluppo economico, entri nella quotidianità degli italiani e diventi il paradigma delle politiche economiche miranti alla crescita.
Ma per fare tutto ciò servono le idee innovative: si è svolto presso la Sala Finocchiaro del chiostro di San Domenico a Molfetta un interclub fra il Rotary e il Rotaract di Molfetta sul tema “Startup: dall’idea all’impresa innovativa”, evento patrocinato dell’Ordine e dalla Fondazione dei Commercialisti di Trani, nel corso del quale si è descritto come un’idea innovativa possa realmente trasformarsi in una realtà imprenditoriale, ma anche cosa si intenda per startup, quando e come poter usufruire dei vantaggi che questa offre.
Alla presenza di una vasta platea formata da professionisti del settore, imprenditori, ma anche e soprattutto studenti delle scuole superiori del territorio, introdotti dal presidente del Rotary di Molfetta Leonardo Di Pinto, e moderati dalla giornalista Lucia de Mari, si sono alternati Paolo Ciccolella (Presidente e co-founder di MuumLab, piattaforma di Equity Crowdfunding) e Maurizio Maraglino (Dottore Commercialista), insieme a Eddy Lotto (funzionario della Bcc San Marzano di San Giuseppe), che hanno illustrato l’iter ideale per la fondazione di una startup e per il suo sostegno, con le agevolazioni finanziarie e fondi pubblici, le manovre di marketing e il ruolo della banca, affinché un sogno imprenditoriale possa diventare realtà.
Poi il veterinario Massimiliano De Florio e l’ingegnere Luca Laporta hanno invece raccontato la propria esperienza di successo: “ProntoVet24”, una case-history nel settore della cosiddetta “pet economy”. Un servizio veterinario professionale a domicilio che in pochissime settimane ha ricevuto adesioni in tutta la Penisola.
A dimostrazione che, grazie anche alle normative esistenti, le idee innovative possono cambiare l’Italia e farlo diventare un Paese dove davvero siano radicate la cultura del merito e della trasparenza, dove fallire non sia più un’odissea ne’ un’onta, dove le politiche siano in grado di auto-valutarsi e, laddove si rivelassero infruttuose, correggere il proprio corso. Il messaggio che ne è scaturito è positivo: rendere l’Italia un Paese più ospitale per le nuove imprese innovative, le startup - siano esse digitali, industriali, artigianali, sociali, legate al commercio o all’agricoltura, o ad altri settori dell’economia - significa innanzitutto tentare di innescare un’inversione di tendenza in fatto di crescita economica e di occupazione, in particolare giovanile. Ma significa anche spingere affinché il nostro Paese diventi più veloce e dinamico, capace di tornare a scommettere sulle sue energie migliori.