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Spiagge sporche, a Molfetta abbandonati anche bidoni con possibili rifiuti tossici
La testimonianza e le foto di un lettore di “Quindici on line”. Perché non si indaga per risalire al depositario del bidone?
18 luglio 2008
MOLFETTA -
Quando si parla di sporcizia delle spiagge occorre abituarsi a tutto, perfino a vedere bidoni di materiale nocivo abbandonati sulla spiaggia. E’ quello che è accaduto ad un lettore di “Quindici” Cosmo Damiano Modugno che ci ha raccontato la sua singolare esperienza. “
Spett.le Redazione di Quindici on line – scrive Modugno - oggi ho assistito ad uno spettacolo che definirei singolare. Ormai siamo abituati a vedere tutto il peggio che l'inciviltà di questo paese può produrre sulle nostre degradate ed abbandonate coste (vedi lungomare). Ma mai avrei pensato di vedere, tra l'altro su uno dei tratti di costa più noti e frequentati dalla gente, quello che purtroppo i miei occhi increduli hanno visto. L'oggetto in questione è un bidone che di solito viene utilizzato per contenere rifiuti tossici o altri materiali comunque nocivi. Dalle foto si evince come l'azienda alla quale appartiene tale bidone di dubbia provenienza sia l'Agip. Ciò che non è chiaro è il contenuto o ciò che era contenuto in tale bidone. Su qualche foto vi è il nome che dovrebbe indicare la materia in questione (un esperto, se vuole, può far chiarezza su questo quesito). Ad indicare comunque la pericolosità di tale oggetto è un avviso che suggerisce di chiamare il centro nazionale di informazione tossicologica qualora ci fossero problemi connessi con la gestione impropria del medesimo.
Verso le 17 arrivano due dipendenti dell'Asm che rimuovono il bidone con la stessa accuratezza che hanno nel disfarsi di una normale busta della spazzatura contenente bucce di banana e molliche di pane. Se ci fosse stato un gatto morto magari avrebbero adottato maggiori precauzioni. Ora vorrei delle spiegazioni al riguardo. Vorrei avere delle delucidazioni sul contenuto, sull'effettiva pericolosità dello stesso e su come sia possibile ritrovarsi dinanzi ad uno spettacolo così osceno su un tratto di costa frequentato anche e soprattutto da bambini. Signori miei.... Napoli non è poi così lontana. Cordiali saluti.
Modugno Cosmo Damiano
P.s.: Ho scattato anche alcune foto che ritraggono l'inebriante accumulo di alghe posto a pochi metri di distanza dal bidone incriminato. Speriamo che madre natura lo porti via, altrimenti dovremo abituarci anche a questo.
Fin qui la lettera di Modugno, ci auguriamo che ai quesiti posti dal lettore vengano date adeguate risposte, come sarebbe anche il caso di indagare su chi possa avere abbandonato il bidone sulla spiaggia: la cosa non dovrebbe essere difficile anche grazie alla foto che pubblichiamo e che contiene tutte le indicazioni relative al bidone che sicuramente permetteranno di risalire al depositario del prodotto dell’Agip.
Autore:
Marcello la Forgia
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maria de palmam
29 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
NON è per niente facile abituarsi al degrado continuo della propria citta..la questione diventa ancora piu complicata quando si parla delle nostre spiagge.ormai il rispetto per l'ambiente è andato a farsi benedire.....!!chissa quando avremo l'onore di essere"BANDIERA BLU"..!?solo un sogno.
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Miki Mouse
19 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
Molfetta non è brutta per se, ma per i molfettesi! Cafoni e ignoranti! Che tristezza....vederla andare a rotoli da lontano!
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tommaso gaudio
18 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
Niente paura: ci pensa il sig. Tammacco con i suoi "trecentosessanta gradi"! Lasciamo stare il Sindaco/Senatore/Presidente (sempre non necessariamente nell'ordine)che ha gatte da pelare anche in Commissione bilancio. Come era bella Molfetta!
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Spirito Critico
18 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
L'Agip Sigma Turbo SAE 15W/40 è un olio lubrificante multigrado per motori, particolarmente adatto per i motori diesel ed adoperato per i propulsori dei pescherecci. Se qualcuno volesse indagare, qualcosa in più si potrebbe desumenre dalcodice stampato sull'etichetta adesiva. http://www.agip.eni.it/agip/internal.do?RID=@2Ec28%7C0?xoidcmWopk&catId=-1073757033&cntTypeId=1009&portalId=0&lang=it&sessionId=7787128 http://www.martinisrl.it/schede/A0322.pdf
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Barbara Salvemini
18 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
Credo che il bidone sia stato messo li di proposito, non mi spiego come mai quando amministra la sinistra non si parla di città pulita e di spiagge pulite, con una amministrazione di destra Molfetta e i molfettesi diventano fracassoni, maleducati, incivili e le spiagge si sporcano.Direttore o chi per Lui Mi faccia il piacereeeeee!!!!
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Senator ANTONIVS
18 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
Finalmente è stato scoperto come vengono oliati a Molfetta certi ingranaggi...
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merrie da molfetta
18 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
caro tommaso, molfetta non e' stata mai bella perche' i molfettesi sono sempre stati dei rozzi provinciali irrispettosi dell'ambiente e delle regole piu' elementari della civile convivenza.e la grettezza cresce in maniera esponenziale ogni giorno di piu'. se solo potessi andrei via il piu' lontano possibile da questo postaccio..
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Miryam P.
18 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
IL BIDONE NON è STATO ABBANDONATO MA IERI MATTINA TUTTI I PRESENTI (NOI DAL LIDO ADIACENTEE I BAGNANTI DELLA SPIAGGIA LIBERA) ABBIAMO VISTO ARRIVARE PER VIA MARE QUESTO BIDONE CHE GALLEGGIAVA IN DIREZIONE MARE APERTO-PRIMA CALA, SPINTO DALLA CORRENTE E DALLE ONDE.GIUNTO A RIVA è STATO TRATTO SUGLI SCOGLI DAI BAGNANTI E DOPO è SOPRAGGIUNTA LA GUARDIA DELLA CAPITANERIA DI PORTO ALLERTATI DAI BAGNANTI STESSI...... IL RESTO SI + SVOLTO NELLE ORE POMERIDIANE........
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Altamura Felice
18 Luglio 2008 alle ore 00:00:00
La testimonianza della sig.Miryam conferma che,l'arrivo del fusto di olio vuoto è dovuto alla maldestra operazione di scarico,effettuata a bordo di qualche piccola motonave di passaggio in zona.Di solito questi fusti,dopo essere stati svuotati in doppi fondi o casse adibiti a serbatoi,vengono buttati in mare senza il tappo di chiusura per permettere il loro riempimento d'acqua e quindi l'affondo.Un altro modo è quello di chiuderli e poi, con la punta di un'ascia antincendio gli vengono praticati decine di fori per permettere sempre,una volta buttati a mare,l'affondo.Avendolo lasciato chiuso e senza pertugio, il fusto in questione spinto dalla corrente e dal mare agitato è giunto a riva sotto gli occhi esterefatti dei bagnanti.Anni fa,molti anni fa, questo non avveniva perchè c'era un vero e proprio commercio di fusti vuoti,richiesti da operatori e artigiani vari i quali pagavano fior di quattrini, prelevandoli nei porti di approdo delle navi.Il progresso poi,come tanti altri casi,ha fatto cessare questa attività creando non poche difficoltà per motivi burocratici e di tempo, e perchè no anche di speculazioni in merito allo smaltimento dei fusti vuoti.La soluzione più rapida e meno costosa risultò quella di affondare i fusti non considerando i guasti ecologici e di habitat irrecuperabili.
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