“Sotto il cielo dei miti” (Teatrermitage) cattura il pubblico
“Il ritorno di Ulisse”, teatro tra archeologia e contemporaneo
Il coraggio delle proprie scelte diventato consapevolezza. Ed è quello che ci vuole per portare avanti un percorso impegnativo ma ricco di consensi. Il terzo appuntamento della rassegna “Sotto il cielo dei miti” -Teatro tra archeologia e contemporaneo, promossa da Teatrermitage con il sostegno del Comune di Molfetta, registra un sold out che non può non confermare il successo di una rassegna giunta alla terza edizione. “Il ritorno di Ulisse in patria”, di e con Vittorio Continelli, cattura il pubblico, quasi ipnotizzandolo e non è da tutti, non è semplice, considerato il tema, ampiamente interpretato e personalizzato. Vittorio Continelli è interprete appassionato. Profondo conoscitore dei miti, Continelli narra con una appassionata conoscenza scaturita da ricordi scolastici. Vito D’Ingeo, nel presentare l’artista, ne loda l’assoluta fedeltà a testi dell’epica classica, fedeltà che Continelli onora e che fa di lui, uno dei più stimati interpreti delle opere classiche. La sua lettura dell’eroe mitologico appare nuova e moderna nella sua millenaria storia. Ulisse è eroe che sacrifica il suo status, l’amore, per ideali che lo porteranno lontano, gli stessi che muoveranno il suo ritorno. La storia di Odisseo incrocia le storie degli altri protagonisti dell’opera omerica, storie di malinconia ma di audacia, di scoperta, di feroce vendetta, di amore, sentimenti che fanno di Ulisse uomo moderno, attuale, colui che sa essere mendicante e re, conservando sempre il medesimo sguardo, fiero e immutato. E Vittorio Continelli ipnotizza il pubblico in un monologo accorato, sentito e condiviso e siamo Ulisse prigioniero, naufrago, mendicante e infine re, quasi a lasciare un messaggio a coloro che aspettano. Non mollare. Mai. Sotto il cielo dei miti, ancora successi. © Riproduzione riservata