Recupero Password
SOS randagismo, il Comune di Molfetta chiede aiuto alla Regione Troppi cani randagi, la gente ha paura, ma gli enti locali non riescono a far fronte al fenomeno
20 febbraio 2007

Il fenomeno del randagismo a Molfetta sta raggiungendo livelli intollerabili. Molti lettori ci segnalano il problema, anche per motivi di sicurezza. Ci scrive infatti un lettore «in via Leoncavallo (dove è stata scattata la foto) ci sono tanti cani per strada, sembrano mansueti ma il più delle volte si rivelano aggressivi verso le automobili e pedoni». Il Comune di Molfetta non riesce a far fronte a questa emergenza e insieme con altri comuni della ex Asl Ba/2 ha chiesto aiuto alla Regione Puglia. «Il fenomeno del randagismo per le sue caratteristiche, dimensioni e problematiche di fatto, ha raggiunto negli ultimi periodi una vera e propria esplosione numerica tale da creare preoccupazione alle comunità ed essere considerato come problema sociale», sostengono i sindaci Comuni di Molfetta, Corato, Ruvo di Puglia, Bitonto, Palo del Colle, Giovinazzo e Terlizzi, in un documento stilato al termine di una conferenza di servizi sul tema del randagismo dei cani nelle città. Nel documento - trasmesso all'assessore regionale alle Politiche della Salute, Alberto Tedesco e al Prefetto di Bari, Carlo Schilardi -, i Comuni rientranti nell'ambito territoriale della ex Asl Ba/2 pongono l'accento sulla loro impossibilità a ricondurre il fenomeno del randagismo nelle città entro limiti tollerabili. Inoltre, si fa richiesta alla Regione di mettere immediatamente a disposizione, direttamente o per il tramite della competente Asl, unità di personale, strutture e risorse economiche al fine di poter effettuare la sterilizzazione chirurgica e farmacologia dei cani randagi. «Il fenomeno dei cani randagi sta assumendo dimensioni insostenibili per i bilanci dei singoli comuni» conferma l'assessore all'Ambiente del Comune di Molfetta, Mauro Magarelli. «Nonostante la presenza di tre canili (a cui presto se ne aggiungerà un altro) che complessivamente già ospitano 430 cani e nonostante una spesa annua di circa 320 mila euro a carico delle casse comunali, anche a Molfetta la presenza dei cani nelle strade è una realtà quotidiana che necessita di una soluzione urgente e strutturale». «In certi casi l'aggressività dei cani randagi – continua Magarelli – potrebbe causare altri problemi correlati quali il risarcimento danni a favore di coloro che dovessero essere aggrediti e i maggiori costi da sostenere per catturare i cani randagi». Per questo i Comuni chiedono che la Regione si faccia carico, peraltro così come previsto da alcune leggi, delle spese relative anche alla gestione delle strutture di ricovero dei cani. Fra le richieste presentate non mancano alcune proposte precise: oltre a “un intervento straordinario” di sterilizzazione chirurgica dei cani randagi, si prescrivono, infatti, l'avvio di un programma di adozione e affido, una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, continui controlli sanitari dei cani vaganti, la realizzazione di parchi-canili, un costante monitoraggio del fenomeno randagismo attraverso l'anagrafe canina.
Autore:
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""


"Giorgio Bocca"...nessuno dice che il randagismo non sia un problema ma deve ammettere che la causa è l'uomo (con la "u" minuscola).... Se sua moglie e suo figlio sono stati aggrediti non è colpa dei cani ma di quelle persone che se ne sono disfatte come fossero un mobile da gettare via... Cerchiamo di andare alla fonte del problema e capirne le cause perchè...se ci fossero leggi con pene severe (..e vere) per chi abbandona, se ci fosse un controllo maggiore sui proprietari dei cani e sull'utilizzo del microchip identificativo, se funzionasse il sistema di identificazione attraverso il microchip per rintracciare i proprietari dei cani abbandonati, se i canili non fossero carceri mortali e risorsa economica per gente senza scrupoli, se si avesse rispetto per l natura e per l'essere vivente in genere....bè allora il problema randagismo non ci sarebbe e sua moglie con suo figlio potrebbe passeggiare tranquillamente... Quindi come vede la colpa come sempre è dell'uomo (grande intelligenza e nessun rispetto per niente e nessuno...) Io da parte mia spero che il problema randagismo per il bene delle persone e degli stessi cani venga risolto con soluzioni mirate ed efficaci nel rispetto della vita di queste creature. Nel frattempo continuerò a fare quel poco che posso...cercando di aiutare questi esseri viventi (!!!) con un pasto e con qualche carezza. P.S. Anche la loro aggressività è causata dall'uomo...Sono creature dolcissime ma spesso per quello che hanno subìto dall' "amico" uomo diventano agressive...ma non per cattiveria (cosa che non conoscono) solo ed unicamente per paura! Buona giornata a tutti

Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet