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Sorteggiata la "barca della Madonna": è il motopeschereccio "Margherita" Visibilmente emozionati gli armatori Luca e Giuseppe de Gennaro
Da sinistra: Fra Nicola Violante (Ministro Provinciale Frati Minori di Puglia e Basilicata), Luca e Giuseppe De Gennaro (armatori), Franco Minervini (presidente ASSOPESCA), Domenico Facchini (AsSOPESCA), Vincenzo Germinario (presidente Comitato Feste Patronali)
10 agosto 2025

MOLFETTA – Ci sono volute ben 5 estrazioni per avere il nome della “barca della Madonna”. Premiato dall’urna il motopeschereccio “Margherita” degli armatori Margerita Ciannamea, Luca e Giuseppe de Gennaro (abbinato al n. 1) mentre il motopessca Santa Maria e Figli (abbinato al n. 2) è l’imbarcazione di riserva.

Secondo il regolamento, presentato dal presidente del Comitato Feste Patronali Vincenzo Germinario, il motopeschereccio scelto è quello il cui numero viene estratto subito dopo il numero 8 (il “numero della Madonna”, la cui festa si celebra l’8 settembre). Nei prossimi giorni gli armatori del motopeschereccio Margherita, che sono apparsi visibilmente e autenticamente commossi, dovranno scegliere le “damigelle”, ossia le imbarcazioni che affiancheranno la barca della Madonna nel giorno della festa (potrebbe essere indicata anche una sola damigella).

Presentato anche il logo scelto per le magliette del Comitato Feste Patronali, opera di Saverio Penati. L’immagine riprende i colori del logo del Giubileo. Protagonista, ovviamente, è la Madonna con il Bambino, collocata su tre barche. I colori delle barche sono quelli di tre delle vele del simbolo del giubileo Giubileo. La quarta vela, quella rossa, diventa il manto della Madonna. La Vergine ha in mano un’ancora (l’ancora della salvezza); il Bambino è leggermente sopraelevato per indicare come lui sia la vera ancora di salvezza.

Quest’anno il sorteggio si è tenuto nel suo luogo d’origine: la sede dell’Associazione Armatori da Pesca. A fare gli onori di casa, Domenico Facchini, il quale, nel ricordare la grande partecipazione che si registrava negli scorsi decenni, quando partecipavano circa 160 motopescherecci, ha rimarcato lo stretto legame di armatori e pescatori con la Madonna. Ha evidenziato, infatti, come tutti i motopescherecci della marineria molfettese portino, incastonate nel fasciame, le immagini della Madonna dei Martiri (a prua) e del Sacro Cuore di Gesù (a poppa), come è testimoniato dal detto “Criste a puppe e la Medonne a praote” ed ha concluso affermando: «Andiamo per mare e meritiamo il rispetto della città».

È intervenuto anche fra Nicola Violante, già rettore della Basilica e da qualche mese Ministro Provinciale dei Frati Minori di Puglia e Basilicata, il quale ha auspicato che, benché i tempi siano cambiati, non si perda la tradizione della sagra a mare.

Non si può non concordare con queste affermazioni. Non a caso lo scorso anno fu proposto di costituire un tavolo tecnico con Armatori, Comitato, Frati Francescani, Curia, Capitaneria di Porto – Guardia Costiera e Amministrazione Comunale per ripensare regole della festa, correggendo e attualizzato alcuni punti per scongiurare il rischio di perdere questa festa così identitaria.

Si auspica che la proposta si trasformi in realtà.

@Riproduzione riservata

Autore: Isabella de Pinto
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