Solimini: quei “pizzini” in consiglio comunale
Sandrino Fiore è stato amico di banco sin della prima elementare, anno 1936. Con noi frequentavano anche Don Salvatore Pappagallo, Don Gennaro Farinola e il dr. Giorgio Azzollini, deceduti negli ultimi tempi. Adesso è toccato a Sandro Fiore. Con Sandrino e Nicola Morgese abbiamo fatto assieme un lungo percorso politico che ha inizio con la campagna elettorale referendaria del 1946. Senza mai perderci di vista ci siamo trovati in Consiglio Comunale, lui del PCI e io socialista del PSI. Molte le battaglie sostenute assieme. Quella che voglio ricordare, per mettere in risalto la grande umanità di Sandrino e l’attenzione che egli poneva a tutti i problemi sociali è il dibattito in Consiglio Comunale per la eliminazione delle orfanelle usate come apparato scenico al seguito dei funerali. In Consiglio Comunale mi trovai quasi solo ed anche in diffi coltà a perorare la causa di queste povere bambine. Il primo a venire in mio sostegno fu Sandrino. Incominciò a mandarmi dei “pizzinì” di incoraggiamento (Sandrino era seduto alle mie spalle). I pizzini mi permisero di prolungare il mio intervento atto a convincere gli scettici. Dopo di me e a sostegno, parlò a suo modo, con grande effi cacia, Sandrino. Era fatto! Anche gli scettici riconobbero la necessità di intervenire a favore di queste povere creature, già grandemente segnate. Senza Sandro Fiore, la mia battaglia poteva non aver successo. Addio Sandrino. Vitangelo Solimini