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Salute: al Ministro Lorenzin si richiede una legge nazionale omogenea per l'uso della cannabis terapeutica
14 aprile 2014

Oggi in Italia le leggi che regolamentano l'utilizzo della cannabis terapeutica sono difformi e variano di Regione in Regione. Anche se nel nostro Stato curarsi con la marijuana è legale, spetta alle Regioni stabilire se porre i costi delle terapie a carico del Servizio Sanitario locale, erogando farmaci a base di cannabinoidi a chi ne ha bisogno tramite i medici, le strutture ospedaliere o direttamente in ambito domiciliare. Attualmente sono soltanto 9 le Regioni italiane in cui è possibile curarsi con la marijuana medica, ma l'iter è lungo e complesso, e accedere a questa terapia resta ancora un miraggio per moltissimi pazienti. Sono molte le persone in tutta Italia che si battono perché sia finalmente emanata una legge unica per l'intero Paese che consenta di accedere a questi farmaci con più facilità, evitando soprattutto gli attuali costi troppo elevati.

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha ricevuto proprio in questi giorni un'interrogazione da parte del parlamentare Pd Salvatore Capone, in cui è richiesta un'analisi definitiva della questione a livello nazionale, attraverso l'emanazione di una Legge Quadro che regolamenti l'intera materia.

In particolare, si chiede al Ministero di riconoscere innanzitutto l'efficacia della cannabis terapeutica dimostrata da innumerevoli studi scientifici, e quindi di regolamentare la realizzazione e distribuzione dei farmaci sul territorio nazionale, nonché di pianificare produzione e coltivazione dei semi di canapa per scopi terapeutici.

Capone, a nome di tutti i pazienti che necessitano questo trattamento, chiede soprattutto di poter arrivare a produrre i medicinali all'interno del Paese, evitando quindi gli altissimi costi di importazione attuali, che potrebbero essere ovviati se la coltivazione in Italia fosse legalizzata, una scelta che ostacolerebbe tra l'altro anche il mercato nero.

Proprio su questi temi si è svolto anche il dibattito della trasmissione “Porta a Porta” lo scorso lunedì, in cui vi è stato un confronto tra il Ministro Lorenzin e il segretario dei Radicali Rita Bernardini, che ha partecipato in qualità di presidente ad honorem per conto dell'associazione LapianTiamo, il primo Cannabis Social Club italiano. L'associazione, che ha sede a Racale (LE), è stata fondata da due malati di sclerosi multipla con lo scopo di promuovere, informare e difendere il diritto alla cura attraverso l'uso della cannabis terapeutica.

In Puglia, come in Umbria, Sicilia, Abruzzo, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia e Piemonte, l'uso della marijuana medica è stato ufficialmente approvato dal Consiglio regionale, oltre ad essere sempre stato supportato dal Presidente della Regione Nichi Vendola. C'è tuttavia bisogno dell'impegno delle istituzioni nazionali per giungere finalmente all'obiettivo comune: agevolare i pazienti nel reperire i farmaci e ridurre i costi di gestione per la Sanità Pubblica.

Autore: Leonardo de Sanctis
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