Il Lycopersicum esculentum appartiene alla famiglia delle Solanacee ed in arte è il POMODORO! Originario del Perù è stato introdotto in Europa dagli Spagnoli nel XVI secolo (J.Valnet) e ne esistono attualmente diverse, forse troppo varietà. Le piu’ conosciute nell’area italiana sono i pomodori pachino: ricchi di zucchero, i pomodori ciliegino: ricchissimi di Sali minerali, i casalini: piccoli e meno dolci dei pachino, ed i pomodori San Marzano che rappresentano i pelati per eccellenza e quindi condimento di paste e pizze oltre che di conserve invernali . oltre al LICOPENE di cui parleremo a breve, i principali costituenti sono acqua per il 90% (cioè ben 90 parti su 100), protidi 1%, lipidi 0,3%, glucidi per il4%. E’ un serbatoiodi vitamina A (13%), acido folico (5%), vitamina B1 (8%), ed vitamina C (33%) oltre a numerosi acidi organici quali malico, pectico, citrico ed oligoelementi essenziali quali calcio, fosforo, magnesio, potassio,zolfo e ancora zinco, rame, ferro, iodio e boro…insomma da farci un trattato o almeno una conferenza!
Torniamo al LICOPENE, che insieme a betacarotene (TUTTO CIO’ CHE è GIALLO-ARANCIO, A GRANDI LINEE) e epigallo-catechin gallato (IL FAMOSO THE’ VERDE) rappresenta il piu’ valido sistema di antiossidazione cellulare mai incontrato dal punto di vista alimentare; il licopene neutralizza l’ossigeno singoletto, ossia una specie chimica dell’ossigeno (l’elemento presente per circa il 20% nell’aria che respiriamo, e che nel nostro corpo permette la respirazione cellulare, ossia la produzione di energia, veicolato dall’esterno nei nostri polmoni e da qui a tutto il corpo grazie all’emoglobina presente nel sangue) che è molto reattiva, come dire…:aggressiva, nei confronti di tutto il nostro organismo e che deve essere neutralizzata per far si’ che non faccia danni. Quali sono tali danni? Innanzitutto le ossidazioni ossia le aggressioni degli agenti ossidanti come l’ossigeno singoletto corrispondono al fenomeno dell’invecchiamento cellulare, e non parliamo solo di rughe, ma di insorgenza di tumori. Per poter esplicare l’azione anti-cancer, il pomodoro deve essere cotto con olio di oliva (e di qui le virtu’ della dieta mediterranea e greca tanto decantata dal dottore dai capelli bianchi), in modo che la rottura dei legami chimici indotta dalla cottura, libera la maggior parte di licopene possibile che viene veicolato dall’olio in grado di aumentarne l’assorbimento.
Chiaramente ad una così ampia casistica di protagonisti nella sua composizione, svariati e innumerevoli saranno i benefici di una dieta imperniata sul pomodoro…ma che sia tale, in forma e contenuto. Energetico e mineralizzante, un vero toccasana nell’equilibrare le cellule, disintossicante ed alcalinizzante di un sangue troppo acido, un diuretico ma anche antistipsi nella sua completezza, ossia con buccia e semi; e che dire dell’essere un antiscorbuto di eccellenza per la vitamina C in esso racchiusa.
Allora lo consumiamo crudo: se siamo diabetici, anche a merenda sul pane, in pasta alla crudaiola…oppure cotto se siamo tendenzialmente allergici (per il contenuto in solanina) e se vogliamo conservare in buono stato soprattutto la ‘prostata ‘ dei nostri compagni. Inoltre dal momento che è ricco di Sali minerali aumenterà conseguentemente lo stato di vigilanza e quindi lo propongo appieno come pasto estivo in questo modo:
Pane e pomodoro, olio di oliva per liberare il licopene e fonte di vitamina E, basilico fresco per ‘sedarci’ dallo iodio del mare, yogurt bianco per la quota proteica con una bella pesca noce detossificante e magari un po’ di cocco per completare con grassi saturi.
A chi dovrebbe essere consigliato?...anche qui una folta schiera di disturbi quali: Astenici e disappetenti (bimbi ed anziani), per artritici e ‘ingottati’ in quanto non contiene ossalati ma una sostanza simile al cortisone ;utile anche per uso esterno (certo un po’ scomodo) per chi soffre di acne e punture di insetto, e chi vive in campagna potrebbe provarci a intrecciare le foglie di pomodoro che tengon lontane vespe e zanzare appese in cordicella, come del resto fa l’aglio. In insalata oppure in succo con sedano centrifugato potrebbe essere un ottimo ricostituente ma ricordiamoci di consumare subito il nostro composto prima che le vitamine si decompongano.
Passando al pane, anche qui un vero capitolo a parte. Ingrediente principale del pane è la farina: la farina integrale è il risultato della prima macinatura dei chicchi dei cereali, contiene cioè il germe di grano; la farina comune è un miscuglio di diversi tipi di grano lavorati, quella bianca viene schiarita per avere una miscela più uniforme; la farina migliorata contiene le sostanze nutritive quali tiamina, riboflavina e qualche volta ferro e tale procedimento si applica anche ai cereali della prima colazione. Ma per quanto ci riguarda..tutto ciò che bisogna sapere è questo: Più scuro, più brutto è all’apparenza, allora migliori saranno le sue proprietà nutrizionali!
Duro da crederci ma la qualità non sempre si collega con la forma.
Buona estate dalla vostra affezionata,
Dott.ssa Sagliano A.
Nutrizionista