Rinascere Molfetta: Lo scandalo “Appaltopoli” oltraggio alla memoria di Carnicella
MOLFETTA – Il Movimento politico “Rinascere” (Felice Spaccavento) ricorda l’assassinio del sindaco Carnicella.
«Sono trascorsi 29 anni dal fragore di quegli spari esplosi, sulle scale del Comune, da un fucile a canne mozze che stroncarono la vita di Gianni Carnicella, Sindaco di Molfetta, uomo buono, onesto, giusto.
Il 7 luglio 1992 resterà per sempre una data marchiata a fuoco nella coscienza della nostra città, non una banale ricorrenza da celebrare con stanchi riti formali ormai privi di senso e ricchi di vuote parole di circostanza, ma come una esortazione per tutti i cittadini a custodire in modo consapevole la memoria di quello che è stato, al fine di trovare ogni giorno le motivazioni più profonde per un impegno diretto, rinnovato e concreto, nelle istituzioni e nella società, per il perseguimento del bene comune, per il progresso della nostra comunità, e contro qualsiasi forma di illegalità, specie quella più subdola che si insinua nei meccanismi dell’amministrazione pubblica per piegarla ad interessi specifici e personali.
Il sacrificio di Gianni Carnicella che si oppose a svendere la sua funzione di Sindaco per preservare la dignità della sua città e per questo pagò con la sua stessa vita, rappresenta ancora oggi un fulgido esempio in grado di ispirare, in un’ottica “generativa”, le diverse espressioni della cittadinanza attiva e gli attori sociali, pubblici e privati, della nostra città in quella quotidiana e necessaria lotta all’illegalità, al malaffare, alla corruzione e alle infiltrazioni criminali nelle istituzioni che deve rappresentare, per tutti, un impegno inderogabile che non ammette compromessi.
La ricorrenza del suo efferato omicidio, quest’anno, assume un significato ulteriore e – se possibile – ancora più profondo, in una città ferita, scossa e turbata dal ciclone giudiziario che si è abbattuto nelle scorse settimane sul Comune di Molfetta, portando alla luce un torbido e perverso intreccio di interessi che ha coinvolto amministratori pubblici, dipendenti comunali, tecnici e imprenditori in un vorticoso giro di mazzette, tangenti e favori personali per l’affidamento di appalti e lavori.
Il fatto che questo scandalo sia avvenuto nella città di Gianni Carnicella rappresenta un ulteriore oltraggio alla nostra comunità e alla memoria di questo suo amato Sindaco che dinnanzi al malaffare non ha esitato neanche un secondo nel decidere da che parte stare, pagando per questo il prezzo più alto.
Per onorare la sua memoria la nostra città deve trovare la forza, le energie e le motivazioni per riaffermare ogni giorno, in politica e nelle istituzioni, la supremazia di valori non negoziabili come onestà, trasparenza e legalità.
Solo così Gianni Carnicella non sarà morto invano».