REGIONANDO – Rifondazione: Legge di Assestamento, Fitto perde i voti ma non il vizio dell'accentramento
BARI – 20.7.2004
I Consiglieri Regionali di Rifondazione comunista, Michele Losappio e Arcangelo Sannicandro, parafrasando il noto proverbio sul lupo cattivo hanno così commentato una parte importante della legge di assestamento e variazione del Bilancio approvata dalla Giunta il 16 luglio.
”In particolare va stigmatizzato il contenuto dell'Art. 27 della legge, con il quale, al comma 3, - dicono in un comunicato - si concentra nelle mani e nella discrezionalità della Giunta e quindi del presidente la facoltà di "disporre l'erogazione di contributi per spese di investimento ai Comuni alle Province" e perfino "agli Enti Fieristici di rilevanza regionale" e ad altri ancora nella delicatissima materia delle opere e dei lavori pubblici.
Un potere che viene tolto al Consiglio ed alla sua potestà legislativa.
Così, contraddizione di Lapalisse, mentre nella stessa pagina del Disegno di Legge, pochi righi più in su, all'Articolo 26, si sancisce appunto con Legge e quindi con i poteri del Consiglio l'adesione della Regione alla Fiera di Galatina, in quello successivo, il 27, si inverte la rotta di domani stabilendo che "la Giunta Regionale, con propri atti, può disporre l'erogazione di contributi per spese di investimento ai Comuni, alle Province, agli Enti Fieristici" in un rapporto feudale di vassallaggio dei Comuni e degli Enti verso il piccolo principe e il suo forziere di monete d'oro.
Più vago, ma altrettanto inquietante, è il comma 1 dello stesso articolo nel quale è la "Regione Puglia", non meglio specificata, che "può concedere alle Province e Comuni che ne facciano richiesta un cofinanziamento per l'esecuzione degli interventi di somma urgenza".
Siamo, in conclusione, davanti a una interpretazione hard del presidenzialismo che con l'approvazione di un articolo-trucco esclude non solo l'opposizione ma l'intero Consiglio dall'esercizio della potestà legislativa, in barba al nuovo Statuto.
Insomma, non si è perso il vizio”.