Raccolta rifiuti “porta a porta” in centro, una prova di inciviltà di alcuni cittadini del centro di Molfetta
MOLFETTA – L’inciviltà dei cittadini molfettesi sta venendo fuori in occasione della raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”. L’insofferenza e il rifiuto di un sistema adottato ormai in quasi tutti i Comuni per una necessità reale della mancanza delle discariche e della difficoltà di smaltimento dei rifiuti, a Molfetta sta superando ogni limite.
C’è perfino chi invita al sabotaggio del sistema, mentre ci riferiscono che altri, perfino fra gli organi di informazione che dovrebbero educare la popolazione, arrivino addirittura a farsi paladini del rifiuto delle regole, incitando alla disobbedienza incivile. Insomma, la città sta offrendo uno spettacolo indecoroso e indegno. E’ di qualche giorno l’avvio della raccolta in centro. La prima reazione è stata quella di non utilizzare i mastelli lasciando i sacchetti per strada, l’altra è quella di chi, non potendo utilizzare i cassonetti che sono stati prontamente eliminati dalle strade (tra l’altro facendo posto alle auto in una città priva di parcheggi e anche su questo e sulla negligenza degli anni del centrodestra, ci sarebbe molto da dire), hanno optato per i contenitori interrati, che andrebbero, perciò, subito eliminati e ripristinata la pavimentazione del marciapiede.
Su questi contenitori nei giorni scorsi erano stati attaccati i manifesti dell’ASM con l’invito a non utilizzarli più dal 12 dicembre inizio del “porta a porta” in centro. Erano stati anche chiusi alla men peggio con del nastro adesivo. Risultato? Alcuni sono stati forzatamente aperti e, dove non si è riusciti a infilare i sacchetti dei rifiuti, questi sono stati lasciati per terra accanto ai cassonetti interrati.
Un comportamento del quale alcuni cittadini (e coloro che soffiano sul fuoco e invitano alla violazione della legge) dovrebbero vergognarsi. Siamo al punto che il civismo locale, sempre vantato a fasi alterne, secondo la convenienza, è ormai dimenticato e ci pone ai gradini più bassi della classifica regionale.
L’unica soluzione in questi casi di indisciplina è la tolleranza zero. Sarebbe ora che chi è preposto ad elevare sanzioni e la stessa polizia municipale intervenga con pesanti multe, le uniche che fanno ragionare i cittadini indisciplinati. Se non si interviene subito, lo scempio al quale stiamo assistendo in queste ore, dilagherà senza controllo.
Le sanzioni non basta prescriverle per decreto, andrebbero applicate. E se non vengono fatte, occorre sanzionare chi commette le omissioni. A mali estremi, estremi rimedi
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