Proteste a Barletta: Canne della Battaglia chiusa a Ferragosto
Antiquarium e Cittadella di Canne della Battaglia: a Ferragosto, turista (di sera) non ti conosco. Anche quest'anno non sono potuti entrare, al momento della chiusura (ore 19,30) dei cancelli, tantissimi visitatori, costretti a tornarsene indietro senza poter accedere a tutta l'area del Parco Archeologico a causa della più che mai rigida applicazione di un orario ufficiale da definire quanto meno assurdo per le sue conseguenze pratiche sul flusso delle visite.
Quest'anno il ministero per i Beni e le Attività culturali ha varato il ponte lungo dal 14 fino al 17 agosto per consentire l'accesso al grande pubblico nelle ore più fresche ed invitanti. Ed è altrettanto vero che, a dispetto di tutto e di tutti, Canne della Battaglia faccia notizia, tuttora "aperta per ferie", con picchi di visite che nel giorno di Ferragosto hanno superato le 130 unità a pagamento. Sui cartelli d'ingresso e sul sito web del Ministero per i Beni e le Attività culturali, cliccabile da ogni parte d'Italia, c'è infatti scritto che l'orario di visita (a pagamento dall'inizio di Luglio con un biglietto normale di 2 euro tutto compreso, salvo le deroghe per legge previste) scatta dalle 8.30 alle 19.30 senza intervalli, cioè in pratica dalla mattina al tramonto. Ma è proprio dopo il calar del sole che, in tempo d'estate, si ottiene il maggior afflusso di visitatori (come, per esempio a Castel del Monte). Paradossalmente e masochisticamente, così a Canne della Battaglia pensano bene di chiudere i cancelli proprio a quest'ora, respingendo tantissimi visitatori che pure avrebbero modo e maniera di godersi l'archeologia in notturna e l'incomparabile bellezza dei luoghi. Altro controsenso, infatti, è che il Comune abbia, giustamente, investito in un costosissimo impianto di illuminazione della collina di Canne della Battaglia (inaugurato in pompa magna all'inizio del mese di maggio 2001) ma di fatto, come abbiamo visto, ne impedisca la visita proprio durante quelle ore del by-night tanto rinfrescanti ed altrettanto suggestive senza muovere un dito.
Altrove, senza nemmeno poi andare tanto lontano, i siti archeologici di sera (com'è accaduto di recente a Canosa di Puglia per l'edizione 2002 dei Campi Diomedei organizzati dalla Cooperativa Dromos per promuovere l'antico vino rosso di Canosa e quant'altro) sono un vero e proprio fiore all'occhiello. Al punto da essere considerati come una validissima alternativa per il turismo culturale che, non potendosi esplicitare al mattino sotto il classico solleone, giunge con la prima brezza notturna fin dopo il tramonto: e se davvero la Cittadella di Canne della Battaglia è un famoso "museo a cielo aperto" come viene ricordato da una recente pubblicazione messa in commercio da una casa editrice locale, allora si può ben dire che questo museo viene sistematicamente chiuso proprio quando al visitatore-turista farebbe più piacere visitarlo! Se non questa una colossale incongruenza, spiegatecelo voi! Il Comitato si rivolgerà anche ai sindacati, ed in particolare al Faldbac che è una sigla autonoma molto combattiva e che si fa sentire in ambito nazionale, con la speranza di sbloccare (a beneficio dei lavoratori e del Pubblico in generale) questa rincresciosissima e assurda situazione.
Bisogna fare ancora molti passi per conseguire realistici obiettivi, non solo di contenimento della spesa pubblica ma anche di misurabili vantaggi economici, nella gestione mista (Comune-Soprintendenza) dell'area del Parco Archeologico. Chiudere fuori dai cancelli tanti visitatori significa tradire il Protocollo d'Intesa del febbraio 1999, col risultato di depauperare le potenzialità di Canne della Battaglia dal punto di vista della Legge Ronchey sui servizi aggiuntivi (accoglienza turistico-culturale e quant'altro) e sull'investimento da parte dei soggetti privati tesi a creare nuove opportunità per posti di lavoro ed incremento dei Beni Culturali come risorsa del Territorio.