Progetto Diritti al futuro avvicinare i giovani al lavoro
Allo scadere della seconda annualità, Quindici ha intervistato l'assessore alla socialità Luigi Roselli per capire cosa si sia concretamente realizzato nella nostra città nell'ambito del progetto Diritti al Futuro. Ma considerata la scarsa pubblicizzazione dell'iniziativa, con molta probabilità sconosciuta ai più, è il caso di fare chiarezza e illustrare tutte le tappe del percorso. IL PROGETTO Diritti al futuro è un progetto che ha come destinatari i giovani e come finalità l'avvicinamento di questi al mondo del lavoro. Promosso dal Ministero per le Politiche Giovanili, dall'ANCI (Associazione dei Comuni italiani), dall' associazione ITER (Innovation Territory & Resources for a new Welfare), l'iniziativa serve a “testare una legge”. Si sta seguendo, per la prima volta in Italia, la logica del “bottomup”, un processo di programmazione legislativa che attraversa trasversalmente i diversi livelli istituzionali. In pratica, prima di redigere la legge ci si preoccupa di sperimentarla effettivamente. Nel caso specifico, se Diritti al Futuro avrà esito positivo, diventerà modello per “Legge Nazionale Giovani” attraverso la quale si vogliono innovare le politiche giovanili. Molfetta, fa parte di un campione composto da 26 città, distribuite su scala nazionale e in 16 regioni, in cui si sta attuando il progetto di durata biennale. La nostra città, l'unica della Puglia, è una delle pochissime situate nel meridione d'Italia ed è stata scelta per le politiche giovanili che ha precedentemente attuato: Il Consiglio Comunale dei Ragazzi e Bollenti Spiriti. PRIMA ANNUALITA' L'assessore alla socialità Annamaria Brattoli ha guidato Diritti al Futuro nel 2007-2008 e ha deciso di attuarlo in due modi, sia attraverso l'assegnazione di borse di studio e perfezionamento (master ed Erasmus) sia con l' Istituzione del Forum dei Giovani a cui possono accedere i rappresentanti delle “associazioni, presenti sul territorio, che per statuto abbiano finalità, azioni, interventi e servizi rivolti ai giovani” (estratto del bando per accedere al Forum) e i rappresentanti di tutte le scuole superiori. Questo organo, che ha iniziato a prendere vita alla fine del 2007, è un luogo di incontro e dibattito. Le sue proposte saranno ben accette anche nel Consiglio Comunale che sulla scorta di queste deciderà le linee programmatiche della politica giovanile locale. SECONDA ANNUALITA' Al termine del 2008 si è conclusa la seconda annualità, ma il progetto non si può definire concluso, come spiega l'assessore alla socialità Luigi Roselli, nel frattempo succeduto all'assessore Annamaria Brattoli, “Stiamo aspettando le nuove direttive, per il 2009, dal ministero per le Politiche giovanili, la speranze è ovviamente che Molfetta venga selezionata nuovamente. Ci sono buone probabilità che ciò accada perchè lo scorso anno abbiamo fatto dei grossi passi avanti nell'attuazione di Diritti al Futuro”. Nel 2008, sono state erogate effettivamente 17 borse di studio a fronte delle 38 domande di presentate (di cui 5 sono decadute, 5 candidati hanno rinunciato e altre 4 sono state subito scartate per la mancanza dei requisiti necessari). Spiega l'Assessore: “Favorire l'alta formazione ha lo scopo di qualificare i nostri giovani, per fare in modo che rimangano nel nostro territorio e, in questo modo, scoraggiarne l'allontanamento dal luogo d'origine. Si sta puntando ad inserirli nel mondo del lavoro mettendoli in condizione di poter accedere ad una buona occupazione”. Raggiunto il primo obbiettivo, anche il Forum dei Giovani muove i primi passi e ormai si è già riunito tre volte. Mentre nella prima riunione è stato redatto lo statuto, nella seconda sono stati eletti gli organi direttivi (Presidente, Vicepresidente, Segretario) in carica per un anno. Attualmente tale organo consta di 8 rappresentanti per le scuole superiori e 14 associazioni giovanili, ci tiene a precisare l'Assessore: “Il Forum è sempre aperto nei confronti di un'associazione che desideri farne parte. E' importante che questo strumento sia il più possibile conosciuto, solo così potrà agire in modo capillare sul territorio”. Per entrare a far parte dell'organo occorre presentare: “La copia autentica dello statuto dell'associazione, dell'atto di costituzione e l'atto di designazione della persona cui è conferita la legale rappresentanza” (Dal bando del progetto). Ci viene anche detto che lo scorso luglio una rappresentanza molfettese del Forum ha partecipato al Campus Nazionale e ad un Convegno a Napoli. “La proposta per il 2009 è l'istituzione del microcredito con la collaborazione del sistema bancario locale. Tuttavia dobbiamo ancora capire come effettivamente mettere in atto questa idea, ammesso che il ministero ci dia il permesso per proseguire”. Conclude con queste parole l'assessore Roselli. QUALCHE VALUTAZIONE La proposta del microcredito è senza dubbio la più innovativa, ma non solo, è anche la più utile in questi tempi di crisi per incentivare concretamente l'imprenditoria giovanile. Se verrà effettivamente posta in essere potranno accedervi i soggetti di età compresa tra i 18 e i 29 anni, residenti nel Comune, non bancabili; i requisiti potranno essere suscettibili a variazioni. Si auspica che il sistema bancario locale sia in grado di fornire delle proposte attraenti ed effettivamente vantaggiose per i giovani, perché, in caso contrario, il tutto si risolverebbe in un nulla di fatto. Meno originale è l'idea di creare un Forum, un ennesimo luogo di dibattito, che teoricamente ha ampia possibilità d'azione, forse troppo, fino ad assumere un ruolo fumoso, e che in termini pratici è legato alla sensibilità dell'amministrazione comunale che ne condiziona la reale operatività. Diritti al Futuro fa leva sulle amministrazioni locali per poter avere un'azione capillare su tutto il territorio nazionale, rendere possibile l'accesso al Forum solo ai rappresentanti di associazioni non avvicina tale organo alla reale popolazione giovanile. A questo si deve aggiungere che l'organo è da poco effettivamente operativo, dopo due anni di progetto. Interessante l'erogazione delle borse di studio purtroppo, però, questo da solo non basta senza un apparato industriale in grado di accogliere concretamente i giovani altamente specializzati. Queste le proposte in gioco. Per “Diritti al Futuro” non si può che augurare un seguito per il 2009 e una sempre maggiore concretezza.