Processione dei Santi Medici a Molfetta e divieti di sosta “fai da te”
MOLFETTA – L’altro giorno, seconda domenica di ottobre, si è svolta la tradizionale processione liturgica dei santi Medici Cosma e Damiano. Inusualmente il corteo processionale, partito dalla Parrocchia di San Gennaro, ha avuto un percorso diverso da quello solito: ha interessato le zone del levante molfettese, in particolare via Madonna di Martiri, via san Francesco d’Assisi, ecc..
I fedeli in processione e gli spettatori lungo il percorso constatano che, lungo le strade, vi era un’insolita presenza di auto parcheggiate. Questa situazione, oltre che recare disagio agli spettatori, rendeva – in punti particolarmente stretti - difficoltoso perfino lo svolgersi della processione medesima. Chi partecipava, ha dichiarato che in alcuni punti addirittura, la Banda musicale al seguito, aveva difficoltà a mantenere la compattezza della disposizione strumentale.
Si è invocato l’intervento della Polizia urbana perché sancisse coloro che, con una Processione in svolgimento, avevano lasciato la vettura parcheggiata lungo le vie interessate. Finché non si è constatato che i pannelli con divieto di sosta recanti il numero dell’ordinanza emessa dall’Autorità - che normalmente, a cura degli Uffici competenti - vengono disposti per vietare il parcheggio nel periodo di svolgimento della manifestazione, erano …fasulli! (vedi foto) una cosa ‘fatta in casa’: un foglio di carta che …VIETAVA (sic) la sosta, senza alcuna autorizzazione ufficiale. Da qui forse il fatto che un po’ tutti hanno ignorato il ‘divieto’!?
Se si voleva un’ennesima dimostrazione plastica del fatto che molti di noi, poniamo divieti, restrizioni su spazi pubblici, a nostro esclusivo vantaggio, questa potrebbe essere un buon esempio. Non è raro vedere zone di sosta pubbliche, senza divieti, che vengono… sequestrate (ad esempio) da imprese edili che effettuano lavori di ristrutturazione di alloggi che, …“aspettano il camion” (come spesso si giustificano) e quindi riservano un’area più o meno grande di pubblica via, sottraendola al diritto di altri ad usarla, in mancanza di altri spazi di sosta liberi.
Tornando all’evento di ieri, ci si domanda, perché non si è provveduto ad allestire divieti ufficiali, così come succede di solito, per manifestazioni simili?
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Autore: Tommaso Gaudio