Rapporto infondato (una bufala, come si dice in gergo giornalistico, ndr), come già riscontrato e dimostrato da Quindici. Immediata la risposta del dirigente ospedaliero, Annalisa Altomare, all’amministrazione di centrodestra del sindaco Antonio Azzollini con una nota del 12 novembre, mai pervenuta, però, sui tavoli dell’opposizione, come evidenziato dal consigliere di opposizione Giovanni Abbattista (Pd). «Un punto da discutere nelle sedi opportune», l’incredibile e parziale replica del presidente del consiglio comunale Nicola Camporeale (Pdl), che non ha saputo trovare giustificazione migliore alla scelta del suo partito di non far pervenire il documento ai consiglieri comunali. Eccesso di potere? Arbitrarietà? Abbattista avrebbe dovuto far rilevare questa parzialità nel presidente del consiglio comunale.

Un tema scottante, sollevato da “Quindici”, ma che per molti risulta scomodo, forse per l’eccessiva gaffe del centrodestra e della sua ingenua giovane consigliera, alla quale è stato messo in mano un documento, che sa tanto di atto politico gratuito, che per colpire gli avversari, danneggia la città e i suoi servizi sanitari.

«Dobbiamo ripristinare alcuni elementi di conoscenza dopo le lacune istituzionali della consigliera Latino – ha esordito il consigliere Abbattista (foto) a nome di tutta l’opposizione – una generica lagnanza che ha creato un quadro allarmante nella stessa utenza, dopo la lettura dell’intervento sulle testate cittadine». (Per fortuna, Quindici ha restituito spazio alla verità, sconfessando la consigliera e le sue false affermazioni, tra l’altro non provate, ndr)

Restituire un minimo di serenità alla popolazione, dunque, perché «una cosa è la contesa politica, un’altra la discussione per questioni che non hanno a che fare con la politica».

Chiusura del reparto chirurgico, involuzione progressiva, risultati scadenti, qualità ai minimi termini, fuga di personale e di ammalati: «chiaro l’attacco politico all’amministrazione regionale e alla sue gestione sanitaria – l’osservazione di Abbattista – ma dagli indicatori della nota del dirigente si ricava un quadro completamente diverso».

Esclusa la chiusura o il ridimensionamento del reparto e confermata l’attenzione ai trattamenti in day surgery (chirurgia ambulatoriale), «gli indici non solo testimoniano il miglioramento del reparto, ma anche una certa mobilità passiva, perché l’utenza comprende anche pazienti di altre città limitrofe».

Intervento pregiudiziale e irresponsabile «che ha screditato la buona reputazione del nostro ospedale - la chiosa del consigliere Abbattista - occorre, invece, un atteggiamento più responsabile quando si toccano gli interessi della gente».

Chiarito il tentativo di falsare la realtà, resta da chiarire chi e perché ha voluto secretare il documento di replica del direttore sanitario dell'ospedale di Molfetta, evitando che pervenisse ai cosniglieri comunali. Colpa del presidente del consiglio? Inadeguatezza degli impiegati comunali addetti? Volontà del sindaco di nascondere la realtà evitando di commettere un altro scivolone? Questa volta non avevano la copertura della ingenua Latino. Vedremo se nei prossimi giorni il mistero verrà risolto.

 

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