Prestigioso premio “Manichino d'Oro” alla stilista di Molfetta, Dalila Palumbo
MOLFETTA - E’ il più grande Premio che la Moda e l’Alta Sartoria Italiana, con cadenza biennale aggiudica alla migliore espressione giovanile nel campo dell’Artigianato “Made in Italy” tramite l’Accademia Nazionale dei Sartori di Roma e a soli ventitré anni, la Fashion designer di Molfetta Dalila Palumbo (nella foto con il maestro Mario Pastore), è riuscita ad aggiudicarselo. Palmarès personale già straordinario, ricchissimo di Premi e riconoscimenti in campo nazionale ed internazionale, che si arricchisce pertanto di un ulteriore “Gioiello” rendendo ancor più preziosa e ricercata l’Artigianalità della Nostra Regione e dei suoi Talenti.
I presupposti per un tale importante riconoscimento c’erano tutti, avendo peraltro la Palumbo bissato il successo del 2016, il 10 Giugno nel prestigioso Concorso Internazionale “ Premio Moda” Città dei Sassi 2017- 9th edizione, diventando la più premiata nelle ultime due edizioni della manifestazione. (Un piazzamento e cinque Primi Premi dei dieci a concorso) Sentori si erano già avuti ancor prima con la nuova vittoria il 26 marzo del Manichino d’Oro nella fase regionale a Noci con la supervisione del Maestro Mario Pastore e nella sfilata di chiusura della “Fashion Week” l’1 aprile al GrandApulia a Foggia. In entrambi gli eventi la stilista aveva affascinato e stupito ancora una volta con le sue creazioni artistico/sartoriali che la stanno contraddistinguendo, frutto di uno stile Underground miscelato ad antiche artigianalità e rigide regole sartoriali. Dalila Palumbo non ha tradito le attese aggiudicandosi con merito il titolo nazionale e sarà lei pertanto a rappresentare l’Italia al 37th World Congress of Master Tailors a Taiwan.
In tale contesto già nel 2015 a Tampere in Finlandia la stessa stilista, appena ventunenne, in coppia con il Tailor napoletano Giancarlo del Prete, permise all’Italia di piazzarsi sul secondo gradino del Podio. A lei non possiamo che augurare questo nuovo prestigioso traguardo che permetterebbe all’Italia di riprendersi quella leadership che per tanti anni ha visto la nostra nazione protagonista incontrastata nel panorama del “Fashion”.