MOLFETTA - I lavori continuano inesorabili, ma portano in dote un nuovo progetto esecutivo e quasi 14 milioni di euro di spese. Lo scorso 29 novembre, prima dell’ufficialità delle dimissioni del senatore Antonio Azzollini dalla carica di sindaco del Comune di Molfetta, la giunta comunale uscente ha approvato il primo stralcio del progetto esecutivo per il secondo lotto dei lavori per il nuovo porto commerciale.
Questo nuovo progetto preliminare, approvato dalla Giunta Azzollini nel novembre 2011, è stato redatto dal Raggruppamento temporaneo d’imprese che si sta occupando dei lavori e prevede un importo di 29 milioni di euro per 4 tipologie di interventi (elaborazione sulla base della nuova proposta e assentita dalla Soprintendenza di Bari nel febbraio 2011).
Innanzitutto, è stato rivisto il Centro Servizie la sistemazionedel piazzaleportuale delimitato dalle banchine di SW e Nautica Minore attualmente in esecuzione nell’ambito dell’appalto in corso (il progetto architettonico ha già ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Paesaggistici nel 2010), con la realizzazione del nuovo sporgente di sud-est e della relativa banchina commerciale.
È stato anche ratificato il dragaggio nel canale di accesso al porto (stralciato dall’appalto in corso perché ricadente in aree non ancora bonificate da ordigni bellici), con un intervento di riqualificazione del lungomare cittadino a sud del porto, utile per accogliere parte dei materiali di risulta del dragaggio.
In sostanza, un salatissimo continuum dei lavori, nonostante i problemi rilevati nel 2011 per la bonifica dei fondali: si tratterebbe proprio di quella parte del progetto esecutivo stralciato nel marzo 2011, che Quindici ha anche spiegato nel dettaglio nel numero della rivista mensile cartacea in edicola ad aprile 2011. Prima lo stralcio, poi la reinclusione (non si sa bene secondo quale criterio): a breve una probabile gara d’appalto.
Tra l’altro, il deposito dei materiali di dragaggio sul lungomare a sud del porto potrebbe anche avere un particolare impatto ambientale, con la modifica della morfologia della zona e un’ulteriore chiusura del bacino portuale (ad oggi una specie di laghetto paludoso).
Sul prossimo numero di Quindici, in edicola il 15 dicembre, nel primo piano dedicato alla tavola rotonda di Quindici ci sarà un’ampia pagina sul nuovo porto commerciale, con le idee e le proposte di SEL, PRC, Lista Emiliano, UDC e PD.
© Riproduzione riservata