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Porta (RC) denuncia: mala gestione delle strutture sportive comunali
15 ottobre 2018

Nell’ultimo consiglio comunale del 29 settembre abbiamo discusso le interpellanze presentate come consiglieri di Rifondazione Comunista/Compagni di strada sul tema della gestione di alcune strutture sportive, il PalaPoli e il PalaPanunzio, che fanno parte come altre del patrimonio comunale cioè di noi tutti. Sul PalaPoli avevamo chiesto principalmente tre cose: se fosse ancora in vigore la convenzione di gestione tra Comune e il consorzio di società sportive denominato “PalaPoli”; se fossero maturati dei crediti da parte del Comune nei confronti del consorzio “PalaPoli” in tutti gli anni di gestione convenzionata; quali fossero gli intendimenti dell’Amministrazione rispetto alla gestione futura. Ebbene, cosa abbiamo finalmente appurato ufficialmente dalla risposta del sindaco? La convenzione è ancora in proroga dal 2005 quando fu siglata sempre dal sindaco Tommaso Minervini, all’epoca sindaco e alleato di Antonio Azzollini. Questa gestione ideata e voluta da Tommaso Minervini nel 2005 ha prodotto crediti del Comune – cioè di tutti i cittadini – di 149.436,87 euro nei confronti del consorzio privato. In altre parole, il Consorzio non ha pagato le utenze Enel, Aqp, Gas dal 2005 al 2017 e le ha pagate il Comune cioè tutti noi. L’intendimento dell’amministrazione è di procedere a un nuovo affidamento come deciso dalla Giunta lo scorso 3 maggio. Sono passati sei mesi ma di nuovo affidamento nemmeno l’ombra. Sul PalaPanunzio, invece, è d’obbligo fare una piccola premessa. La vecchia gestione in convenzione, decisa sempre nel 2005 dal Tommaso Minervini sindaco di Forza Italia e Alleanza nazionale, è stata chiusa nel periodo commissariale con l’avvio del procedimento da parte dell’amministrazione Natalicchio, dopo una decennale battaglia di denuncia che abbiamo condotto come Rifondazione Comunista. Risultato di questa gestione? Un contenzioso giudiziario in cui il Comune reclama crediti dal gestore privato per 90.000 euro per utenze non pagate e che ha pagato invece il Comune, cioè noi tutti. Fatta questa premessa, abbiamo interrogato l’Amministrazione per sapere come mai da gennaio scorso, ovvero da quando è stato aggiudicato il nuovo affidamento in convenzione della struttura a un nuovo gruppo di società sportive, la struttura è inutilizzata e inattiva. In altre parole, abbiamo chiesto se da gennaio fosse stata stipulata finalmente la nuova convenzione di gestione tra Comune e chi si è aggiudicato con procedura pubblica il palazzetto in concessione. Cosa scopriamo in questo caso dalla risposta del sindaco? La convenzione non è stata ancora stipulata perché le società aggiudicatarie ritengono necessari interventi di manutenzione straordinaria per rendere agibile la struttura. E questa richiesta arriva dopo l’aggiudicazione, dopo cioè che la società vincitrice “ha eseguito un sopralluogo e verificato lo stato di fatto e di diritto del Palazzetto dello Sport ‘G. Panunzio’ e di essere a conoscenza di tutte le condizioni d’uso dello stesso e di accettarle senza alcuna riserva” come scrive la dirigente comunale dell’Ufficio Sport. Qual è il risultato dopo 8 mesi di lettere, risposte, sopralluoghi e “processioni”? La struttura è ferma e sono gettate le basi per un nuovo contenzioso, senza alcuna risposta soddisfacente dell’amministrazione “esperta” di Tommaso Minervini, lo stesso sindaco che ha generato nel 2005 un pessimo modello di gestione dei due palazzetti. Lo stesso sindaco che non si costituisce in giudizio per difendere le ragioni del Comune, cioè di tutti noi, rispetto a un’altra società sportiva – l’ASD Molfetta Hockey – che non ha pagato le tariffe dovute per l’utilizzo del PalaFiorentini per un importo di 9.160 euro. Lo stesso sindaco che non affronta la matassa intricata dei locali a piano terra presenti nel PalaPoli – come sono stati assegnati, se si pagano canoni e utenze – ma anzi appena si insedia assegna provvisoriamente altri locali ad alcune società senza spiegare con quali criteri. Lo stesso sindaco che non risponde a un’altra interrogazione sulla nuova gestione dei campetti di viale Gramsci per capire se con la firma della convenzione ci sono state anche le volturazioni delle utenze, il pagamento regolare del canone e soprattutto la fine di ogni occupazione abusiva di locali e aree dell’impianto. Lo stesso sindaco che rinnova a una società la concessione dei campi da tennis di via Giovinazzo con ben un anno di anticipo nell’ottobre 2017, nonostante la società in quel momento non abbia pagato i canoni arretrati. In campagna elettorale abbiamo ascoltato tante belle promesse sulla corretta gestione degli impianti sportivi comunali, promesse che poi sono state dimenticate per mantenersi a galla. Da anni portiamo avanti questa azione di vigilanza e denuncia sugli affidamenti a privati delle strutture sportive comunali che sono un bene della collettività, per prevenire esiti disastrosi e contenziosi giudiziari. E lo facciamo perché siamo consapevoli che sia un esempio di come si intrecciano nella malagestione interessi privati e complicità politico- amministrative. Non si può gestire con leggerezza il patrimonio sportivo comunale, non è possibile che i vantaggi vadano ai privati e i costi si scarichino sul pubblico cioè su tutti noi. È facile raccogliere consensi negli anni promettendo a destra e a manca, riproponendo metodi e scelte di gestione discutibili, è facile prendere voti dando assicurazioni e rassicurazioni a spese dell’interesse pubblico. È questo intreccio che ci interessa districare e affrontare a tutela dell’interesse pubblico e di quelle società sportive che a differenza di altre non hanno e non cercano “protezioni” politico-amministrative e pagano regolarmente per l’utilizzo delle strutture sportive comunali. © Riproduzione riservata Gianni Porta Consigliere comunale Rifondazione Comunista/Compagni di strada

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