Picchiava la moglie costringendola ad atti sessuali: condannato a 3 anni e otto mesi
MOLFETTA – 13.5.2005
Pesante condanna a carico di un cittadino di 50 anni di Molfetta accusato dei reati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali: tre anni e otto mesi di reclusione, oltre all'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e quella perpetua dagli istituti della curatela e della tutela.
La sentenza è del Tribunale di Trani (collegio Russi, De Scisciolo, Sardone) e fa riferimento ad episodi accaduti all'agosto del '99, quando, secondo l'accusa, l'uomo avrebbe costretto sua moglie, con violenza e minacce, a subire atti sessuali contro la sua volontà.
Secondo i magistrati il comportamento dell'uomo avrebbe provocato un clima di terrore in famiglia, coinvolgendo anche i figli, «assoggettati ad un regime di vita tormentato da sofferenze fisiche e morali». Il 50enne, infatti, avrebbe avuto l'abitudine anche di picchiare e insultate i suoi familiari.
La denuncia nei confronti del marito sarebbe partita proprio dalla moglie che, secondo il suo racconto, avrebbe anche subito lesioni in una delle aggressioni durante la quale sarebbe stata spinta violentemente contro una finestra e colpita da un pugno al volto.