Pesca, da oggi il fermo: per i molfettesi comincerà il 16 agosto
MOLFETTA – 8.7.2002
E' cominciato oggi in Adriatico, e durerà 45 giorni, il fermo biologico per i pescatori delle marinerie che vanno da Termoli (Campobasso) a Molfetta (Bari) mentre per il resto della Puglia il blocco scatterà dal 15 agosto.
Ne ha dato notizia il presidente regionale pugliese della Lega Pesca, Maurizio Alloggio, che ha partecipato ad un incontro con il sottosegretario delle politiche agricole, Paolo Scarpa Bonazza Buora. Erano presenti anche i deputati Pietro Folena (Ds) e Antonio Leone (Fi) e i rappresentanti di altre associazioni di categoria dei pescatori e del Comune di Manfredonia.
«Oltre al fermo biologico - ha detto Alloggio - con il sottosegretario abbiamo deciso anche sette settimane di riposo tecnico durante le quali la pesca si fermerà il lunedì o il venerdì. Siamo soddisfatti, comunque, per come il sottosegretario ha affrontato la questione relativa alle nostre marinerie».
Il fermo biologico a Molfetta andrà dal 16 agosto a fine settembre: 40 giorni ininterrotti di fermo retribuito per consentire, come ogni anno, alla fauna ittica di riprodursi e tornare a popolare i fondali dell'Adriatico. Quest'anno si è deciso di diversificare: al tavolo delle trattative, con il sottosegretario Paolo Scarpa Bonazza Buora, le associazioni di categoria presenti hanno rivendicato ancora una volta il diritto alla “flessibilità” dei fermi. Più volte anche la marineria molfettese negli anni passati ha spinto nella direzione di una maggiore elasticità nella definizione dei periodi di fermo biologico. “Quelle giornate di non-lavoro forzato – hanno protestato spesso i pescatori – ci costringono durante l'anno a sfidare la sorte anche nei giorni di mare grosso”. Le cose andrebbero meglio se ai pescatori fosse consentito di “gestirsi in proprio” i periodi di fermo: decidere autonomamente quando interrompere l'attività di pesca, distribuendo con maggiore libertà nel corso dell'anno i 40 giorni di riposo.
Anche gli esperti di biologia marina, pur ribadendo l'assoluta necessità di un periodo regolare ed esteso di “fermo pesca”, hanno avanzato più volte perplessità sull'organizzazione e sulle modalità di esecuzione dei fermi. “Pochi controlli e scarsa attenzione ai periodi di riproduzione di alcune specie di pesci”, hanno spesso reclamato.
Quest'anno, dunque, a Molfetta come nel resto del basso Adriatico (fino a Gallipoli) non si pescherà a partire dalla metà di agosto.
Calendari già fissati, quindi, ma diversificati. Nell'Adriatico e anche nel Tirreno e nello Ionio. Ma quest'anno il fermo potrebbe anche proseguire oltre i 40 giorni previsti. Dalle 5 alle 8 settimane dopo il fermo, infatti, probabilmente si procederà a una riduzione dello sforzo di pesca pari al 25% del totale della flotta presente. E per rendere più efficace l'azione di salvaguardia delle risorse ittiche anche dopo la fine del fermo di pesca, non è esclusa anche l'istituzione di una fascia di protezione costiera dalle 3 alle 5 miglia, con la creazione di vere e proprie zone di tutela biologica.
Soddisfazione è stata espressa anche da Folena sia per la decisione del fermo biologico, sia per l' impegno assunto dal governo di mettere in pagamento entro la fine di luglio il fermo biologico del 2001. Il Governo - ripete Folena in una nota - ha inoltre assicurato che entro ottobre sarà varato il piano per la pesca del “bianchetto” e che comunque entro il 2003 potrà esserne autorizzata la pesca.
Michele de Sanctis jr.