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Pericolo di crollo, sgomberate due palazzine in via Fontana Venti famiglie costrette con urgenza a lasciare la propria casa
15 dicembre 2002

Ordinanza di sgombero per 20 famiglie abitanti nelle palazzine ai civici 15 e 23 di via Aldo Fontana al rione Lazzaretto. Lo ha deciso il sindaco Tommaso Minervini dopo che i rilievi tecnici avevano accertato la pericolosità dello stabile, già lesionato dopo appena 8 anni dalla costruzione, lesioni che si sarebbero aggravate dopo le ultime scosse di terremoto che hanno avuto come epicentro il Molise. Erano state le stesse famiglie, dopo le notizie sul terremoto, a chiedere l'intervento del Comune per accertare la staticità degli edifici, realizzati dall'impresa Italco di Corrado Calò, nell'ambito di edilizia agevolata sperimentale. I rilievi tecnici hanno confermato la pericolosità, di qui la necessità, per motivi di sicurezza, di sgombrare lo stabile. Le famiglie sono state tutte sistemate presso parenti o conoscenti, con un contributo finanziario da parte del Comune, anche per affrontare le spese di trasloco. Il sindaco, che in questa vicenda è stato vicino alle famiglie e si è attivato per evitare che le stesse venissero sistemate, anche se provvisoriamente, presso l'ex Preventorio, sta seguendo personalmente l'evoluzione della situazione, per far sì che tutti i rilievi e le opere di consolidamento vengano fatte nel più breve tempo possibile. Inutile descrivere la disperazione delle famiglie, costrette ad abbandonare la propria casa acquistata a prezzo di grossi sacrifici economici (molti hanno ancora in corso il pagamento dei mutui), senza sapere né come, né quando potranno rientrare nelle proprie abitazioni. Della vicenda si sta occupando anche la magistratura. L'episodio delle case di via Fontana, fa tornare alla ribalta la questione edilizia, proprio alla vigilia delle nuove assegnazioni. Nascono molti interrogativi, primo fra tutti quello della sicurezza degli stabili. Quanti stabili si trovano nelle stesse condizioni? Sono state fatte le necessarie verifiche? Chi provvede a fornire il certificato di abitabilità, si è limitato a una certificazione senza controlli? Ci sono edifici costruiti in economia, senza tener conto delle necessarie opere a garanzia della sicurezza? Conosciamo tutti i danni che l'edilizia ha fatto a Molfetta, soprattutto sul piano economico. Scoprire a distanza di alcuni anni che, forse, per alcuni stabili, c'è stato un risparmio sul materiale utilizzato, sarebbe proprio eclatante, per il costo spropositato pagato per gli appartamenti di fronte alla loro scarsa qualità. Sapere ora che non sono sicuri, è proprio una imperdonabile beffa.
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