Pd Molfetta, la commissione regionale non respinge il ricorso di Di Gioia e rimanda tutto al nazionale
MOLFETTA – Contrariamente a quello che è stato scritto nella solita velina suggerita da certi politici che amano pilotare la stampa (e chi non lo fa viene aggredito), la commissione regionale del Partito Democratico non ha respinto il ricorso del segretario del circolo di Molfetta, Antonio Di Gioia, sulle circa 300 tessere inserite dall’ex segretario Piero de Nicolo.
In realtà, è stato deciso «di rinviare tutto alla Commissione nazionale per il congresso la decisione nel merito, attesa la difficoltà per questa commissione di procedere alla valutazione, non disponendo dei dati della piattaforma on line e vista la complessità della situazione attesa la rapida successione dei due segretari e del commissario di circolo».
De Nicolo (senza accento) con il benestare del commissario De Nicolò (quello con l’accento) credeva di aver chiuso la partita, anche grazie all’appoggio di Michele Emiliano.
In realtà, i 300 iscritti “abusivamente” restano fuori dal partito e non possono partecipare alle assemblee. Dovranno attendere la decisione della commissione nazionale alla quale è stata rilanciata la patata bollente.
Comunque le “tessere fantasma” di Molfetta sono diventate un caso nazionale e non sarà facile decidere in merito. L’eco che ha provocato è grande e il partito e De Nicolo (senza accento) ne escono male.
Per De Nicolo la prima partita (quella provinciale) si è chiusa in pareggio, la seconda (quella regionale) con una sconfitta, mentre l’unica cosa concreta che è riuscito a fare è stata l’ulteriore spaccatura del partito
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