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Partito con successo a Molfetta “Ti fiabo e ti racconto” festival teatro ragazzi con “Le strade che ridono”
14 luglio 2014

MOLFETTA - Al via la 19ª edizione di Ti Fiabo e Ti Racconto, il più importante festival di teatro per ragazzi in Puglia. Promosso  dal Comune di Molfetta e organizzato dal Teatrermitage, con il sostegno della Regione Puglia anche quest’anno è stata presentata un’offerta formativa eccellente e variegata attraverso la selezione di spettacoli tratti dalle più celebri favole della letteratura per l'infanzia e proposti da prestigiose compagnie nazionali presso l’Anfiteatro del Parco di Ponente. Come di consueto non sono mancate performance e animazioni nel centro cittadino. A dare il fischio d’inizio con l’abituale prologo de Le strade che ridono,  festa di apertura del festival con spettacoli ad ingresso gratuito dislocati in città,  la rappresentazione “Cose che cadono dal Cielo”. A seguire lo show di circo-teatro con clownerie, mimo e magia comica intitolato “Paccottiglia”. Due eccentrici personaggi clowneschi, pur di entrare in pista, si sfidano a colpi di numeri da circo con esilaranti sequenze di giocoleria acrobatica. È stato uno spettacolo che ha lasciato bambini e adulti con la bocca aperta e gli occhi strabuzzati. Un’ora è volata via con la stessa facilità e velocità con cui Alessandro Galletti e Francesco Garuti (della Compagnia Circo Pacco di Treviso) hanno fatto volteggiare con maestria le loro clave e hanno tirato fuori da un cilindro improbabili coniglietti di peluche. È stata una performance interattiva che ha coinvolto il pubblico e lo ha condotto attraverso diversi linguaggi di rappresentazione, tutti efficaci e riconducibili allo stesso filo rosso del divertimento.

A raccontare a Quindici l’andamento della prima giornata del Festival “Ti Fiabo e Ti Racconto”, l’intervista rilasciata dalla referente dell’Associazione Culturale Teatrermitage, Eugenia Spaccavento che ha focalizzando l’attenzione sugli obiettivi della manifestazione e sulla forte credenza educativa che da ormai 19 edizioni mette in moto questa spettacolare macchina formativa, unica nel suo genere.

«Per le “strade che ridono” cerchiamo di scegliere sempre degli spettacoli che abbiano una trasversalità di linguaggi espressivi. Privilegiamo la qualità parallelamente all’offerta artistica. Perciò ci adoperiamo per selezionare delle esibizioni che utilizzino tecniche anche differenti da quelle presenti durante il Festival Ti Fiabo e Ti Racconto che invece è più teatro d’attore nel senso più classico del termine. Per tale ragione abbiamo aperto le danze nell’atrio della S.M. “Pascoli” con uno spettacolo di tecnica mista dal titolo “Cose che cadono dal cielo” che utilizza il teatro di figura e il teatro d’attore. Anche lo spettacolo della Compagnia “Angeles de Trapo”, peraltro una prima regionale e molto interessante a livello di allestimento, rappresenta una commistione tra teatro di figura, mimo e musica dal vivo. Questi linguaggi arricchiscono l’offerta, che già di per sé è variegata e orientata ad uno scopo educativo. È sicuramente un’esperienza appassionante che aiuta a far crescere nuove generazioni di spettatori. Pensiamo che attraverso il teatro ci possa essere un forte arricchimento culturale ed anche una nuova formazione di soggetti in grado di sviluppare una coscienza civile: questo è il nostro obiettivo soprattutto in un momento storico in cui gli spettatori sono un po’disabituati all’arte del teatro. Questo in realtà accade anche a Molfetta. Perciò abbiamo cercato nel corso di tanti anni, da 19 edizioni, di educare il pubblico. E i frutti si vedono intanto dall’affluenza in termini di interesse e questo lo confermano “le strade che ridono” ed anche perché il festival nella cornice dell’anfiteatro ospita ormai da tempo numeri altissimi di spettatori.

Siamo una realtà quasi unica in Italia ad avere un così grosso seguito riguardo il teatro per ragazzi che tra l’altro è un segmento importante che annovera tante Compagnie professionistiche che esportano sia in Italia che all’estero produzioni di grande valore. Però è ancora considerato dai più come un figlio minore anche se in realtà non lo è perché forma pubblico in una fascia sensibile d’età. Questo che svolgiamo è un lavoro molto importante che parte dal basso e porta poi alla costituzione di nuovi soggetti con una visione lungimirante. Inoltre in un mondo in cui la globalità è ormai dappertutto anche noi allarghiamo i nostri confini e facciamo conoscere Molfetta a tante Compagnie che vengono da fuori e non solo dall’Italia».

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Autore: Angelica Vecchio
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