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Parcheggi rosa a Molfetta, le istruzioni per l'uso del Comune Ecco come ottenere l'autorizzazione a parcheggiare sulle aree rosa riservate alle donne in gravidanza e alle neo mamme. Il problema dei controlli per evitare la proliferazione dei permessi come accaduto con gli invalidi
25 febbraio 2009

MOLFETTA - A Molfetta è arrivata la cicogna e con essa i parcheggi riservati alle donne in gravidanza e alle neo mamme. Ne dà notizia un comunicato del Comune in cui si dice che da ieri l'insegna con il logo della cicogna e i relativi stalli già da ieri sono apparsi di fronte alla sede di Palazzo di Città e a quelle di altre amministrazioni pubbliche quali scuole, l'ospedale e altri uffici aperti al pubblico. «L'iniziativa – dice il comunicato - è tesa a favorire l'accesso alle strutture pubbliche da parte delle donne in maternità e di quelle che trasportano figli, di età inferiore a un anno, con passeggini o carrozzine, sottolinea l'assessore alla Sicurezza, Mimmo Corrieri, che aggiunge: «La ricerca di un parcheggio e le relative manovre possono essere fonte di stress e disagi per le gestanti e per le mamme. Il provvedimento, quindi, è un modo per garantire loro qualche premura in più. Per poter usufruire dei “parcheggi rosa” bisognerà dotarsi di un'autorizzazione amministrativa rilasciata dal comando della Polizia Municipale. Le donne interessate dovranno compilare la domanda su un apposito modulo, allegare la fotocopia del libretto di circolazione e la dichiarazione di responsabilità attestante la composizione del nucleo familiare. Sarà necessario allegare anche un'autocertificazione che comprovi lo stato di gravidanza o la nascita del proprio figlio. La validità dell'autorizzazione sarà annuale e scadrà comunque al raggiungimento di un anno di età del nascituro. I cittadini interessati – conclude il comunicato del Comune - potranno rivolgersi all'ufficio di segreteria del comando di Polizia Municipale i giorni mercoledì e venerdì (dalle ore 16 alle ore 19) e i giorni martedì e giovedì (dalle ore 10 alle ore 12). I “parcheggi rosa” non sono contemplati dal Codice della Strada, il loro utilizzo è quindi lasciato alla sensibilità e al buon senso dei cittadini». Ci auguriamo che le concessioni dei permessi siano fatte con criteri rigorosi e soprattutto controllando l'effettivo stato delle richiedenti (l'autocertificazione, ci sembra un po' riduttiva e soggetta a possibili abusi). A tal proposito sarebbe opportuno anche una verifica dei permessi rilasciati ai portato di handicap che, in coincidenza dell'arrivo delle strisce bianche a parcheggio libero, si sono moltiplicati. Crediamo che l'assessore Corrieri debba dare delle giustificazioni in merito ai cittadini perplessi da questa crescita delle persone invalide.
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